MARCHE – Luca Ceriscioli , 49 anni, di Pesaro, è il nuovo Presidente della Regione Marche.
Ceriscioli, candidato del PD dopo la vittoria alle Primarie interne e di una coalizione che vedeva le liste Uniti per le Marche e Popolari Marche UDC, ha seguito lo spoglio elettorale da un hotel di Ancona e lì ha brindato con molto anticipo ad una vittoria nettissima e annunciata nella corsa con tutti gli altri candidati: il 41,04 % ha infatti votato per la sua coalizione. L’assegnazione delle percentuali e dei seggi è ancora provvisoria perché elaborata sullo scrutinio di 1581 seggi sui complessivi 1583. Mentre si scrive si sono concluse infatti le operazioni di voto nelle circoscrizioni di Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro-Urbino, mentre rimangono da scrutinare schede in due sezioni di Ancona e Fermo.
“Sono molto soddisfatto per il risultato ottenuto – è stata la prima dichiarazione del neo presidente arrivato nella sede della Regione – e ringrazio i marchigiani che hanno votato. Esprimo un particolare riguardo per quelli che non lo hanno fatto. L'auspicio è riuscire a far tornare loro la voglia di votare."
Luca Ceriscioli, insegnante di Matematica all’Itis di Urbino, per due mandati consecutivi, nel 2004 e nel 2009, è stato sindaco di Pesaro eletto al primo turno. Precedentemente è stato consigliere comunale (nel 1995) e assessore comunale dal 1999 al 2004.
Ceriscioli sarà dunque il nono presidente della Regione Marche nella decima legislatura e segue nell’albo dei Presidenti della Regione Marche, Giuseppe Serrini , Dino Tiberi, Adriano Ciaffi, Emidio Massi, Rodolfo Giampaoli, Gaetano Recchi, Vito D’Ambrosio e Gian Mario Spacca. Luca Ceriscioli è il primo presidente pesarese eletto nella storia della Regione Marche che si avvia a celebrare il cinquantenario di fondazione al termine di questa legislatura.
"Ha vinto il cambiamento – ha aggiunto Ceriscioli – da domani saremo al lavoro e tutti ci confronteremo e lavoreremo per il bene della comunità marchigiana. L’alto astensionismo è dovuto alla situazione difficile di questi anni che si traduce in una rottura di fiducia e noi dovremo recuperarla."
Il dato sui candidati presidenti, pur mancando pochissime sezioni, ha confermato quello che man mano che procedeva lo scrutinio era evidente da subito:
Luca Ceriscioli ( PD – Uniti per le Marche – Popolari Marche UDC) : 41,04%
Giovanni Maggi detto Gianni ( Movimento 5Stelle) :21,80%
Francesco Acquaroli ( Fratelli d’Italia Alleanza nazionale– Lega Nord Marche ):18,99%
Gian Mario Spacca ( Marche 2020- Area Popolare- Forza Italia- Democrazia Cristiana):14,21%
Edoardo Mentrasti ( Altre Marche- Sinistra Unità):3,96%
I seggi dell’Assemblea legislativa sono stati assegnati provvisoriamente sulla base di 1572 sezioni scrutinate su 1583. Più precisamente alla circoscrizione di Pesaro –Urbino vanno 7 seggi; Ancona 9; Macerata 6; Fermo 4; Ascoli Piceno 4. In particolare al PD sono assegnati 15 seggi, 1 ai Popolari Marche UDC; 2 Uniti per le Marche; 5 al Movimento 5 Stelle; 1 a Marche 2020 –Area Popolare; 2 Forza Italia; 3 Lega Nord Marche; 1 Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale.
"Il risultato di Acquaroli di FdI-An nelle Marche dimostra che la linea della chiarezza paga, e non quella del sostegno ai voltagabbana". È quanto scrive invece su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
“Non resta che prendere atto del risultato delle urne – dice Gian Mario Spacca – Il dato elettorale indica che il nostro progetto per le Marche non è entrato nel cuore dei marchigiani, come avremmo sperato. I cittadini sono sovrani e hanno compiuto la loro scelta, che merita rispetto. A Luca Ceriscioli rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, nella consapevolezza che il momento che stiamo vivendo è particolarmente complesso e gli richiederà il massimo impegno".
Maggi candidato presidente 5Stelle prima dichiarazione nella sala stampa della Regione:"Purtroppo non abbiamo vinto questa Regione e non governiamo nelle Marche ma il dato nazionale ci premia. I cittadini hanno capito che non siamo più solo un movimento di protesta. Avevamo già molti rappresentanti in Parlamento, nei Comuni e in Europa. Ora con il risultato ottenuto nelle Regioni abbiamo maggiori energie e sinergie"
Un dato su tutti, quello dell'affluenza, che ha raggiunto il 49,78% (nel 2010 era andato a votare il 62,7%). In altre parole, un marchigiano su due non è andato a votare.
I DATI SULL'AFFLUENZA ALLE URNE