Nel pomeriggio di oggi, tra Golfo Aranci e Olbia, in provincia di Sassari, un bambino di 10 anni è morto in seguito all’esplosione in un camper.
Un bambino di soli 10 anni è morto nel pomeriggio di oggi nei pressi spiaggia di Bados tra Golfo Aranci e Olbia, in provincia di Sassari, in seguito all’esplosione avvenuta su un camper che ha poi generato un vasto incendio.
Purtroppo, sul posto sono intervenuti i soccorritori che hanno potuto solo constatare la morte del bimbo. Ferito gravemente il padre che aveva provato a salvare il figlio. L’uomo è stato trasportato in ospedale insieme alla moglie sotto shock per l’accaduto.
Olbia, esplosione in un camper: muore bambino di 10 anni, grave il padre
Dramma nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 31 agosto, sulla spiaggia Bados tra Golfo Aranci e Olbia, nella provincia di Sassari, dove un bambino di 10 anni ha perso la vita in seguito ad un’esplosione.
Il piccolo, residente a Rimini, si trovava in vacanza in Sardegna con in genitori e stava dormendo su un camper, parcheggiato vicino ad un altro caravan, appartenente ad amici della famiglia. Improvvisamente, come riportano alcune fonti locali e la redazione di Today, un’esplosione è avvenuta su uno dei due mezzi e si rapidamente sviluppato un rogo che ha interessato entrambi i camper e anche la zona circostante. Il papà, accorgendosi dell’accaduto, senza esitare, ha provato a salvare il piccolo, ma non è riuscito a tirarlo fuori dal camper ed è rimasto gravemente ustionato.
Sul luogo della tragedia sono arrivati i vigili del fuoco ed il personale medico del 118. I pompieri hanno domato le fiamme e rinvenuto il corpo carbonizzato del bimbo. Il genitore è stato trasportato d’urgenza al centro grandi ustionati di Sassari. Anche la madre, illesa ma sotto shock, è stata accompagnata in ospedale per gli accertamenti del caso. Le operazioni per spegnere le fiamme sono durate circa due ore e hanno visti impegnati anche un elicottero ed i volontari della Protezione Civile.
Ora sono in corso le indagini dei carabinieri della stazione di Olbia e della Capitaneria di porto per ricostruire quanto accaduto. Si ipotizza che ad esplodere sia stata una o più bombole di gas.