SALUTE E BENESSERE – Estrattore, centrifuga o frullatore? Quale di questi conviene avere? A prima vista questi 3 elettrodomestici possono sembrare uguali.
Ci si mettono dentro degli ingredienti che vengono in qualche modo frullati e ridotti in forma più o meno liquida. Qual’è la differenza allora? La differenza principale tra estrattore centrifuga e frullatore sta proprio nella modalità di “spremitura” degli ingredienti.
Il caso più “particolare” è sicuramente quello dell’estrattore di succo. A differenza degli altri due infatti, in questo caso non ci sono lame che riducono tutto a brandelli. L’estrattore gira a bassa velocità (40 giri al minuto circa) e per questo molti modelli come gli estrattori panasonic riportano anche l’etichetta “slow juicer” e sono dotati di una coclea per estrarre il succo. Ecco come funziona. La coclea viene fatta girare a bassa velocità da un motore e schiaccia gli ingredienti per estrarne il succo. I vantaggi principali di questo processo di premitura sono:
– Il prodotto finale è quasi privo di fibre, quindi vitamina pura
– Il succo ottenuto in virtù del punto precedente viene assorbito dall’organismo in tempi brevissimi
– Grazie al fatto che il motore gira lentamente, non trasferisce calore al succo permettendo a questo di mantenere quasi invariate tutte le sue proprietà nutritive
Passiamo ora alle Centrifughe o centrifugatori come li chiama qualcuno. La centrifuga è molto più simile ad un frullatore. Ma anche questa ha una particolarità nel suo principio di funzionamento. In questo caso infatti la spremitura avviene tramite lame che girano ad altissima velocità, ma il processo non finisce qua. Il prodotto ottenuto da questa prima fase viene passato ad un setaccio sottile sfruttando la forza centrifuga in modo da ottenere un succo filtrato finemente. Ecco perché il nome di centrifuga. Il succo quindi in prima battuta viene ottenuto come nel caso del frullatore, ma non mantiene la densità che si otterrebbe con il frullatore grazie all’azione del setaccio.
Prima di tirare le conclusioni parliamo del frullatore. Chi non ha un frullatore in casa? È un elettrodomestico da cucina piuttosto comune ed economico e anche senza essere degli ingegneri si capisce subito che il suo principio di funzionamento è molto semplice. Ci sono delle lame che girano ad altissima velocità e che riducono in poltiglia qualsiasi cosa venga inserita all’interno del bicchiere del frullatore. Tutto qui. Molto semplice. Il risultato è mediamente quello di una purea. Non molto liquida e con una certa densità. Se si ha bisogno di fibre il frullato è la bevanda che fa al caso nostro. A differenza del succo ottenuto per estrazione, bere un frullato di frutta equivale quasi a mangiare il frutto per intero in termini di tempi di digestione.
Possiamo dire che la prima differenza di questi 3 elettrodomestici da cucina che salta subito all’occhio è il risultato finale. Possiamo considerare 3 livelli di densità: Estratto: molto liquido e privo di fibre Non si può dire che un elettrodomestico è meglio degli altri. Sarebbe stupido affermare: L’estrattore è meglio della centrifuga oppure la centrifuga è meglio del frullatore, ecc … Ognuno ha una scopo diverso. L’ideale sarebbe avere nella propria cucina ognuno di questi elettrodomestici in modo da usare all’occorrenza quello più adatto allo scopo. Come consiglia il blog nutritimeglio.it Del resto seguendo le offerte sul web e con un po’ di fortuna si potrebbero acquistare un estrattore Panasonic, una centrifuga Philips e un frullatore discreto con poco più di 200 euro.