SPORT – Non c'è sconfitta nel cuore di lotta, non c'è perdente quando a vincere è lo sport. E Le Cantine Riunite Tolentino, al PalaSavelli di Porto San Giorgio, hanno dato una grande lezione a tutti.
Perchè capita di poter perdere una finale, capita di trascinarsi dietro polemiche e ipotesi di complotto. Ma questo no quando si gioca con il cuore, con lealtà, con rispetto per avversari e direttori di gara. Le Finals Cup di futsal, infatti, hanno scritto una grande pagina di sport durante la finale della serie C femminile. L'Atletico Chiaravalle vince con merito per 4 a 1, ma quello che accade durante le premiazioni è semplicemente commovente. Il capitano alza la coppa e, subito dopo, l'onda festante delle tolentinate sommerge di abbracci e sorrisi le avversarie, festeggiando insieme un titolo che, al di là del risultato sportivo, resterà negli annali tra i più belli di sempre.
La foto di rito, così, ritrae insieme vincitori e vinti in un'unica grande festa, una gioia condivisa che riappacifica gli animi e regala un grande insegnamento a tutti: il saper perdere, infatti, è un'arte da tramandare ai posteri se si vuole ancora continuare a giocare. Perchè lo sport è questo, puro e verace, simbolo di aggregazione e socialità. E le Cantine Riunite, da quella finale persa, hanno tratto l'aspetto più importante: gloria ai vincitori e onore ai vinti, perchè una coppa si può anche alzare insieme, per un istante. Quell'istante fatale che, oggi più che mai, resterà impresso nella mente di tutti noi.
"E' sempre stato questo lo spirito che ci contraddistingue – ha detto a fine gara mister Andrea Gasparini, intercettato nel tunnel degli spogliatoio deluso per il risultato ma felice per quanto fatto dalle sue ragazze – e' stato un gesto spontaneo, che abbiamo fatto con il cuore. Tra noi c'è amicizia e rispetto, ma soprattutto abbiamo sempre portato avanti i veri valori del futsal e del gioco in generale: socialità, condivisione, agonismo senza eccessi. Abbiamo perso ma non fa nulla, quest'oggi a vincere è stato lo sport".