Si chiama "Driving with the stars", e in questo caso il plurale è più che d'obbligo.
Le stelle infatti fanno riferimento sia ai personaggi famosi, stelle appunto del loro campo artistico o professionale, che (forse soprattutto) alle supercar che hanno "prestato" al Museo Enzo Ferrari.
Una mostra eccezionale. Parliamo infatti di una splendida mostra organizzata presso il Mef, che ha messo in vetrina alcuni dei modelli più simbolici e rappresentativi della Ferrari di ogni epoca, che hanno conquistato il gradimento e il fascino delle principali star del cinema, dello spettacolo e dello sport, contribuendo a fare del Cavallino Rampante un vero e proprio mito, che brilla ancora oggi.
Il racconto di Bastianich. La rassegna ha avuto un visitatore d'eccezione in Joe Bastianich, imprenditore italo americano nel campo della ristorazione e, soprattutto, personaggio televisivo di primo piano, sia come giudice a Masterchef che come presentatore della versione italiana di Top Gear: da sempre appassionato delle vetture di Maranello, Bastianich è stato accompagnato dal direttore del museo, Michele Pignatti Morano, snocciolando una serie di curiosità e racconti sul suo rapporto con la Ferrari, nonché simpatici retroscena.
La Ferrari di Gordon Ramsay. In particolare, il businessman ha raccontato che ha assistito in diretta alla consegna di uno dei modelli presenti in rassegna, "LaFerrari Aperta" che è di proprietà di Gordon Ramsay: "Ero con lui a Londra il giorno che gliel'hanno consegnata", ha detto Bastianich, legato allo chef da una vecchia amicizia (frutto anche della collaborazione nell'edizione americana di Masterchef), che poi ha aggiunto "non avrei mai creduto che fosse così generoso da prestarla per questa splendida mostra".
Proprietari famosi. Tra le altre vetture su cui si è soffermato l'occhio di Joe Bastianich ci sono "LaFerrari" verde di Jay Kay, il famoso cantante dei Jamiroquai, che anche nei suoi videoclip ha utilizzato le supercar italiane di cui è grande fan, la SP12 EC commissionata da Eric Clapton e la F40 rossa del maestro Luciano Pavarotti. Alla fine del tour, Bastianich è rimasto a bocca aperta, sintetizzando così la sua esperienza: "È impressionante vedere così tante vetture tutte assieme", spiegando che per lui la Ferrari "rappresenta il meglio di tutto: dell'ingegneria, del design, del glamour. È impossibile non rimanerne sedotti".
Un percorso affascinante. La mostra, che andrà avanti per tutto l'anno, consente anche di vedere da vicino la prima Ferrari presentata in un Salone automobilistico, la 166 MM, nonché le iconiche GT degli anni ’50 e ’60, come la Ferrari 275 GTB del '64 che stregò Jean-Paul Belmondo e Steve McQueen o la 330 GT 2+2 azzurra che fu acquistata da John Lennon. Oltre al "semplice" fascino estetico della livrea e del design, non manca un approfondimento sul cuore di queste vetture, ovvero i motori.
Passare al volante. Una sala del Museo, infatti, ospita l'esposizione di ben 25 propulsori realizzati a Maranello, dal V12 della Ferrari 125 S, primo modello prodotto in assoluto, passando per il V6 della Dino e arrivando ai moderni e pluripremiati Engine of the Year, il V12 ibrido de LaFerrari e il V8 biturbo di Ferrari 488 GTB. Proprio per questi modelli di supercar, poi, c'è una importante notizia per gli appassionati del Cavallino Rampante: grazie ai servizi offerti dalla società RseItalia.it, infatti, è possibile acquistare un pacchetto per guidare una Ferrari su pista, prenotando una giornata speciale su uno dei circuiti presenti in catalogo. Un'occasione unica per vivere un'esperienza da sogno al volante della Ferrari.