Napoli poteva già festeggiare ieri sera, in attesa di Lazio-Sassuolo, ma la vittoria dei biancocelesti ha rimandato tutto
Ci sono collegamenti da tutte le parti del mondo nella città di Napoli, giornalisti, inviati, curiosi, che sono in diretta nelle zone più famose della città partenopea, come il lungomare di Via Caracciolo, Piazza del Plebiscito, o nei vicoli più caratteristici dei Quartieri Spagnoli, Forcella o la Sanità, dove non si attende altro che la matematica vittoria.
Eppure ieri, Napoli e il Napoli, hanno vissuto con un po’ di trepidazione la partita tra Lazio e Sassuolo, importante sia per gli uomini di Sarri, che per gli azzurri. Infatti, con la vittoria per 2-0 dei biancocelesti, il Napoli deve rimandare di 24 ore la vittoria del Tricolore.
C’era un silenzio stile ultimo dell’anno ieri in città, la maggior parte che seguiva Lazio-Sassuolo, e c’era anche a dir la verità, chi preferiva la vittoria della Lazio, per non festeggiare senza vedere il Napoli giocare. Infatti, si attende stasera il risultato degli azzurri, che scenderanno in campo contro l’Udinese alla Dacia Arena.
Il Napoli, sarà accompagnato da circa 12.000 sostenitori. Chi proveniente dalla Campania, chi da tutte le zone d’Italia, con i tanti gruppi di sostenitori azzurri delle altre regioni. Al Napoli, manca un solo punto per la matematica vittoria.
L’ansia in città è evidente, nei volti, nelle parole di persone che magari non l’hanno mai vissuto questo momento, ragazzi di una nuova generazione che sono partiti dalla serie C ed ora stanno per vivere un sogno.
Il Napoli, sta per interrompere il dominio di Juve, Milan ed Inter, che dura ormai da 22 anni, ed è una novità per il calcio italiano, sempre dominato dalle big di Milano e Torino.
Stasera, intanto, c’è sempre il piano di sicurezza in città, che durerà fino alle 02.00 di notte, per permettere qualora si vincesse lo Scudetto ai tifosi di scendere in città e cominciare la festa che durerà fino alla fine del campionato il giorno 4 giugno.
Come vivranno i calciatori questo momento? Con ansia, o con la consapevolezza che basta un solo punto. Intanto, l’allenatore dell’Udinese, Sottil, ha detto che non vuol fare da sparring partner agli azzurri per farli passeggiare sul loro terreno.