Brutta notizia, confermata anche per il GP di Imola, dopo l’alluvione in Emilia Romagna. Probabile recupero al 2026
Davvero drammatica la situazione che si è creta nella regione dell’Emilia Romagna, dopo quasi 3 giorni il maltempo sta danneggiando tutti i territori, con esondazioni anche di fiumi e laghi che stanno allagando intere città, paesi ed anche le autostrade, che diventano inaccessibili.
Al momento si contano 9 morti, con dispersi, la Protezione Civile è al lavoro continuamente giorno a notte per sistemare un po’ questa situazione. Intanto arriva anche una triste notizia per gli appassionati di Formula 1. Rinviata la gara che era prevista nel circuito di Imola.
I danneggiamenti subiti dall’Emilia Romagna, hanno portato alla dura decisione, triste di dover annullare il tanto atteso GP di Imola, del circuito Enzo e Dino Ferrari. Tifosi ed appassionati, che magari avevano già i biglietti, sono rimasti delusi, ma probabilmente riceveranno ciò che hanno speso. Oppure potranno sfruttarli appena si saprà quando verrà effettuata la gara.
La regione Emilia Romagna, al momento ritiene necessaria e fondamentale la sicurezza dei propri abitanti, in grande difficoltà, e si è deciso di annullare il GP. Secondo gli esperti, potrà essere ripreso ad agosto, o addirittura nel 2026. Intanto, il Mondiale di Formula 1, non può restare vacante di una corsa, da qualche parte, bisogna anche sostituirla.
Dopo l’esondazione del fiume Santerno, si ritiene impossibile il gran premio, proprio perché vicino all’autodromo. Ecco il comunicato ufficiale di Angelo Sticchi Damiani presidente dell’’Aci e vicepresidente Fia: “Abbiamo preso in considerazione la situazione di emergenza dell’Emilia Romagna e abbiamo annullato al 99% il Gran Premio di Imola. Abbiamo il primo pensiero per le popolazioni colpite dall’alluvione e dai soccorsi che sono continuamente in attivo”.
Inoltre c’è un’ulteriore analisi della della decisione: “non è possibile gestire l’evento in sicurezza per i nostri spettatori, i vari team ed il nostro personale ed è la cosa giusta e responsabile da fare vista la situazione in cui versano i paesi e le città della regione. Non è possibile né giusto esercitare ancora delle pressioni sulle autorità locali e sui servizi di emergenza in questo momento difficile”.