Come funzioneranno i nuovi tipi di qualifica per il Mondiale di Formula 1, che riguarderanno soprattutto i pneumatici
Previsti nuovi esperimenti per quanto riguarda il Mondiale di Formula 1, nel GP di Imola, molto atteso, soprattutto dagli amanti e dai tifosi della Ferrari, che deve cominciare a dare una scossa per tornare ad essere tra le protagoniste di questa competizione. I tifosi e non solo infatti sono alquanto delusi.
Cambieranno infatti alcune tecniche, da sperimentare per le qualificazione del GP del mese di maggio. Quindi, circa un mese prima, si stanno provando queste nuove modalità, in special modo per la tutela dei pneumatici da tenerli più aderenti all’asfalto. Ma in che modo? Cosa cambierà?
Nuovo format di qualifiche
Per cominciare ogni auto, con i piloti che guideranno, avranno a disposizione 13 ruote, al posto di 11. Quindi ci sarà già un aumento. La divisione vedrà 3 hard 4 media e 4 soft. È una decisione presa sia dalla Pirelli, che dalla Formula 1 in generale. Tutto organizzato per valutare le ruote delle auto.
Le qualifiche, vedranno la valutazione dei pneumatici da usare solamente hard nel Q1, solo nel medie nel Q2 e soltanto le soft nel Q3. Pirelli ha voluto esprimere così la propria opinione riguardo questo cambiamento: “Per i problemi accaduti ai pneumatici nello scorso gran premio di Imola, sono stati scelti pneumatici più morbidi a causa della scarsa severità del circuito. La decisione è stata accettata senza problemi. È stato stabilito quindi che ad Imola avremo una nuova modalità di qualifiche.”
Questo esperimento, potrà essere utile anche per valutare se si potrà continuare per altri GP questo tipo di qualifiche. Tra poco più di un mese, vedremo nel Gran Premio di Reggio Emilia, l’esordio dei nuovi pneumatici chiamati “Full Wet”, le nuove coperture da pioggia estrema che non hanno bisogno di essere riscaldate nelle termocoperte prima di scendere in pista.
Tra i piloti, che poco credono in questo nuovo formati di qualifiche, rientra Max Verstappen, non proprio fiducioso. Il pilota olandese della Red Bull, primo in classifica, infatti, teme infatti, qualora dovesse far freddo, ad un riscaldamento più lento dei pneumatici.
Ecco le sue parole: “È importante avere la sicurezza che tutte le vetture siano vicine tra loro e più competitive, invece di rendere le cose più vivaci in questo modo, che penso sia probabilmente per lo spettacolo”.