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Franceschini apre la Torre del Borgo, Recanati ‘sempre più’ capitale della Cultura

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michael

RECANATI – “Un piacere essere qui a Recanati e un brivido mi è corso sul Colle dell’Infinito a pensare che gli occhi si posavano sullo stesso paesaggio che guardava Leopardi".

Cosi il Ministro dei Beni Culturali e Turismo, Dario Franceschini nell’Aula magna del Municipio di Recanati, in visita oggi nella cittadina per inaugurare il restauro della Torre Civica grazie agli interventi dell’Art Bonus, la misura che permette ai privati e alle aziende di fare erogazioni liberali a sostegno della cultura e beneficiare di un credito di imposta pari al 65% dell’importo devoluto. E a Recanati ben 21 sono stati i Mecenati che hanno versato complessivamente circa 90 mila euro per i lavori di restauro e l’allestimento di un Museo multimediale di storia cittadina all’interno della Torre del Borgo. E rivolto ai 21 imprenditori, Franceschini li ha pubblicamente ringraziati: “Aver legato il proprio nome ad un intervento per far rivivere un pezzo della propria storia è come una medaglia d’onore da appendere al petto. In questo territorio – ha aggiunto – stanno insieme molte cose su cui stiamo lavorando a livello governativo e con modalità con cui dovrebbe lavorare tutto il Paese. Per esempio un’intera regione che appoggia la candidatura di Recanati a capitale italiana della Cultura 2018 è un bell’esempio di come si dovrebbe lavorare per tutelare e valorizzare la bellezza che le generazioni passate ci hanno consegnato , non solo come dovere costituzionale, ma soprattutto come opportunità di crescita per un’economia sostenibile e che punta alla qualità.”

L’assessore al Turismo Moreno Pieroni ha voluto ringraziare il Ministro non solo per la sua presenza nelle Marche ma anche per la “felicissima intuizione dell’Art Bonus che consente una reale collaborazione tra pubblico e privato e che nelle Marche ha già visto ben 70 interventi portati a termine grazie a questa misura ed inoltre per la celerità con cui è stata approvata dal Ministero l’assegnazione della Via Lauretana all’interno del progetto globale dei Cammini francescani, un esempio di semplificazione burocratica e di risposta puntuale agli enti in un’ottica di proficua collaborazione istituzionale.“ L’assessore ha quindi ricordato che la Regione stanzierà 300mila euro a sostegno della candidatura di Recanati a capitale italiana della cultura 2018. Il sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo nel suo intervento ha sottolineato come a Recanati si stia lavorando per costruire un sistema virtuoso tra “culture”, quella classicamente intesa della valorizzazione del patrimonio storico e quella imprenditoriale con il patrimonio di aziende che sono diventate famose nel mondo per il legame indissolubile che hanno saputo mantenere col territorio, identificandolo. Un altro buon esempio di collaborazione tra Enti è stato definito dal Ministro anche il protocollo d’intesa firmato nella stessa occasione in sua presenza, tra il Comune di Recanati, Il Comune di Pesaro e la Regione Marche per la sperimentazione di un progetto di valorizzazione integrata della cultura e del turismo tra le due città.

“E se il Ministro giustamente non può tifare per la candidatura di Recanati a capitale italiana della Cultura 2018 – ha detto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci – io tiferò per questa candidatura e dovrebbero farlo con me tutti i Comuni delle Marche, smettendo le guerre di campanile e cambiando passo e mentalità. Del resto il protocollo rientra nella strategia di questa Regione di puntare sulla Cultura per ristrutturare l’economia, un accordo che vedrà la valorizzazione di due testimonial, due figure di profilo eccelso che ci invidiano nel mondo: Leopardi e Rossini . Due personalità che hanno rappresentato il vertice del sapere nel loro campo ma che io definisco “pop”, estremamente popolari perché tutti abbiamo studiato le poesie di Leopardi e ne serbiamo caro il ricordo e tutti abbiamo intonato, fin da piccoli le arie rossiniane o le ritroviamo oggi nei film o nelle pubblicità. Dunque Recanati capitale della Cultura e Pesaro Città della Musica , riconoscimento a cui puntiamo e che possa presto assegnare l’Unesco“.

Il Ministro Franceschini ha anche ricordato il suo forte legame con le Marche , “terra di bellissimi ricordi delle vacanze d’ infanzia”, rimarcando come si possa coniugare proprio nella nostra regione – fortissima nel turismo balneare- il turismo alla cultura. “E proprio di fronte alla concorrenza di altri mercati nel turismo balneare- ha proseguito- dobbiamo saper valorizzare quello che c’è dietro le spiagge, un valore aggiunto che altri Paesi non possiedono. Al binomio turismo- cultura, che addirittura non potessero stare nello stesso Ministero, non si è creduto per anni ma finalmente si è invertita una mentalità, sta prendendo concretezza anche la valorizzazione della creatività e dei talenti italiani ed anzi questo binomio è diventato priorità di governo. Così per la prima volta da molto tempo la quota di Bilancio per la Cultura è potuta crescere del 37%.” Dopo l’inaugurazione del recupero della Torre del Borgo, la visita del Ministro è proseguita verso Osimo dove a Palazzo Campana ha visitato la mostra “ Le Stanze segrete di Vittorio Sgarbi.

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