LAVORO – Il Canada per molto tempo ha costituito una delle mete preferite dell’emigrazione italiana.
Gli italiani, nel corso del tempo, sono stati in grado di strutturare e rendere vivi tantissimi quartieri che al giorno d’oggi sono molto conosciuti. I più noti sono Little Italy o “Corso Italia” su St. Clair Avenue a Toronto.
Nel caso in cui aveste desiderio di visitare questi luoghi, vi invitiamo ad informarvi su come richiedere ed ottenere una Canada eTA.
La comunità italo-canadese continua a mantenersi numerosa grazie ai vecchi flussi migratori. Allo stesso tempo però il Canada negli ultimi anni è diventato meta di un tipo di emigrazione sostanzialmente differente da quella del passato.
Questo nuovo tipo di emigrazione è alimentato da persone con elevate qualifiche universitarie e/o lavorative. Tutto ciò secondo una tendenza che da alcuni anni si sta espandendo sempre di più nel nostro paese, ovvero la fuga di cervelli.
Con il termine fuga di cervelli si intende il fenomeno dell'abbandono di un paese a favore di un altro da parte di professionisti o persone con un alto livello di istruzione.
In genere questo abbandono avviene a seguito di un'offerta, da parte di un paese terzo, di migliori condizioni salariali o di vita, nonché di migliori condizioni per condurre la propria attività professionale.
Tutto ciò ha portato ad un elevato livello di mobilità dei lavoratori e anche di molti studenti in cerca di lavoro o di un’ulteriore formazione ed istruzione che sia più adeguata alle loro capacità.
La causa della questione però, deve quindi essere considerata alla base nel contesto dei flussi migratori e della mobilità della popolazione.
Va tenuto conto inoltre del processo di globalizzazione che si è espanso nel corso di quest’ultimo ventennio.
L'essenza di questo fenomeno sta nel concetto secondo il quale chi si trasferisce in una nuova destinazione per lavoro, che sia il Canada o qualunque altra destinazione, lo fa per ottenere un posto commisurato alle proprie capacità e qualifiche.
Questo spostamento avviene proprio perché l’individuo è a conoscenza che le sue competenze saranno, molto probabilmente, riconosciute a pieno ed apprezzate maggiormente in un altro paese rispetto a quello di origine.
Rispetto al passato sono però cambiati i profili professionali di coloro che si trasferiscono in Canada.
Oggi tra i nuovi emigranti si riscontrano infatti numerosi tecnici e operai specializzati, nonché molti imprenditori e ricercatori.
Il Canada tende soprattutto ad attrarre personale altamente qualificato in aree che risultano carenti di personale locale, in particolare nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
I settori maggiormente coinvolti infatti sono quelli scientifici che riguardano l’elettronica, l’informatica, i new media e, più in generale, le tecnologie specializzate.
Perché questo fenomeno continua a prendere piede sempre di più in Italia? Dove dobbiamo andare a trovare le cause scatenanti di tutto ciò?
Forse basterebbe iniziare a considerare maggiormente la cultura come base e fondamento del nostro paese e non come un più di cui si può fare anche a meno.
Nel momento in cui il proprio paese sarà in grado di sostenere ed incentivare queste grandi menti, non ci sarà più il problema della fuga di cervelli in Canada o in qualsiasi altro paese.