ATTUALITA' – Dell'Italia si parla molto spesso in maniera negativa, e questo accade in moltissimi campi.
Non passa giorno dove il nostro Paese non venga paragonato ad altre Nazioni europee o extraeuropee, ed etichettato come fanalino di coda nelle più disparate classifiche. Per una volta invece, possiamo dire di essere avanti ad almeno metà del globo: nel settore del gambling online.
Circa il 50% di quella che è la popolaziome mondiale infatti, non può giocare ai casino online perché illegale, ma in molti di quesi Paesi, ciò accade per dei semplici vuoti normativi o per ragioni tecniche. Il nostro Governo proprio di recente invece, ha varato il Decreto Dignità, che ha regolamentato in maniera esemplare il settore.Vediamo insieme in che modo.
Gambling online: la situazione nel mondo
Come anticipato, una persona su due nel mondo non può giocare ai casino onlineperché proibito, oppure lo fa in condizioni poco sicure. Esaminandoinfatti 225 stati nel mondo,una ricerca ha portato a galla una situazione piuttosto controversa. Tra i principali dati anomali troviamo:
• 74 Paesi.I Governi applicano restrizioni, anche se in forme diverse.
• 32 Paesi.I Governi non sono in grado di intervenire contro gli operatori illegali del settore, per ragioni tecniche o vuoti normativi.
• 39 Paesi.Il gioco online è totalmente proibito.
• 61 Paesi.È consentito operare attraverso una licenza statale, ma nella metà l'obbligo è rispettato solamente dalle piattaforme locali.
• 93 Paesi.Non hanno alcuna normativa a regolamentare il settore.
Il quadro che emerge da questa analisi non è sicuramente positivo, anche perché volendo analizzare a più ampio spettro la situazione, in molti paesi vige una totale anarchia del settore,esponendo le persone a rischi davvero molto grandi. In altri invece, nonostante sia prevista una legislazione specifica, questa non viene applicata come necessario per svariati motivi.
Casino online: la situazione italiana
Come anticipato, anche se accade raramente, sotto l'aspetto normativonel settore dei Casino online, l'Italia si sta comportando piuttosto bene.È di recente introduzione infatti, il Decreto Dignità,varato proprio con l'intento di regolamentare questo mondo in maniera rigida, aumentandone i livelli di sicurezza e cercando di arginare il dilagante fenomeno della ludopatia.
Come fare per distinguere un sito legale, quindi autorizzato ad operare, da uno che non lo è?
Semplice: quelli regolamentati sono contraddistinti dal marchio AAMS,organo controllato dai Monopoli di Stato. Tutte le piattaforme che ottengono tale marchio, sono sicure e devono rispettare delle direttive ben precise per continuare regolarmente la loro attività. Ogni giocatore tra l'altro, ha la possibilità di consultare in pochi istantila lista casinò oline aams,per verificare che l'operatore prescelto operi nel rispetto delle nuove norme.
Le misure previste dal Decreto però non terminano qui. Una molto importante infatti prevede il divieto totale di ogni forma di sponsorizzazione di marchi e casino.Al bando quindi banner online che invitano al gioco, esattamente come proibite sono le classiche pubblicità sulle magliette dei calciatori o degli sportivi in genere. Altra misura di rilievo, quella che ha innalzato la soglia di Payout delle piattaforme al 90%.In altre parole, con il termine Payout, si intendono le possibilità che i giocatori hanno di conseguire vincite reali in denaro.
In conclusione: l'eccellenza italiana nel gambling online
Dopo aver analizzato su scala globale come viene mal gestito il settore del gambling online, e come l'Italia sia invece intervenuta per regolamentarlo seriamente e soprattutto in maniera precisa, appare più evidente l'importanza di quanto realizzato. Ovviamente sotto l'aspetto della ludopatia,è ancora presto per stabilirese il Decreto Dignità abbia prodotto dei risultati,perché fornire delle statistiche precise in un mondo così delicato, non è possibile.
Alle persone però è stata data l'opportunità di giocare in maniera responsabile, e soprattutto sicura, perché tra i vari interventi effettuati, alcune misure riguardano anche una maggior tutela dei dati personali. Italia – Resto del Mondo 1-0!