SARNANO – Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, accompagnato dal ministro all'Istruzione Valeria Fedeli è arrivato a Sarnano per inaugurare la scuola dell’infanzia “Benedetto Costa” ricostruita in tempi record dopo il sisma.
Ad attenderlo il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco Enrico Ceregioli, la neo commissaria alla ricostruzione Pala De Micheli, autorità del territorio. Soddisfatto il sindaco che difronte a una platea gremita dell'Auditorium ha visto "avverarsi un sogno perché' dalle macerie della scuola andata distrutta si e ‘ricostruita quella nuova, simbolo di tutta l'area del sisma".
“Questa struttura – ha sottolineato Ceriscioli – è un esempio perché' è stata realizzata con tempi e modalità particolari ed è un esempio sul quale occorre misurare e confrontare la propria azione, visto che la scuola è il futuro della nostra communita’. È' una sorta di paradigma col quale confrontarci per la tecnologia all'avanguardia utilizzata, con un'elevata qualità dei materiali e di sostenibilità dell'ambiente. Tanti Comuni sono impegnati per la ricostruzione delle scuole grazie al piano delle opere approvato, strumento che segue tutto l'iter a partire dalla progettazione, approvazione del progetto sino ad arrivare alla gara d'appalto e poi alla realizzazione".
A seguire la Serracchiani ha ricordato che "proprio oggi in Friuli ci fu la seconda scossa che piegava i friulani ma non li avrebbe spezzati e che provoco ‘quasi 1000 morti, oltre 2000 feriti, rase al suolo 45 comuni,90 gravemente danneggiati, 18mila case inagibili e 300 fabbriche distrutte, però a fatica abbiamo ricostruito come era e dove era. Abbiamo ricostruito a Sarnano la scuola grazie alla solidarietà e alle tante donazioni".
I saluti finali sono spettati a Gentiloni che nel chiudere l'incontro ha detto che le "inaugurazioni delle scuole sono un privilegio per chi fa attività di Governo. Sono dei segnali di fiducia per le nostre comunità e questi segnali sono di una importanza straordinaria. È importante come ci organizziamo per la ricostruzione, ma altrettanto importante la voglia di restare in questi centri, lo spirito di comunità. Quando l'Italia dei campanili si stringe, collabora per costruire una meravigliosa scuola questo, è l'esempio di una Italia che funziona e che traduce la propria particolarità in una straordinaria forza".
La realizzazione del plesso scolastico è iniziata nel maggio scorso grazie una donazione della Regione Friuli Venezia Giulia e il concorso di soggetti pubblici e privati, che hanno provveduto a costruirlo ‘Chiavi in mano’. Per fare posto alla nuova scuola di mille metri quadrati di superficie, in grado di accogliere una novantina di bambini, ad alta efficienza energetica e in classe quarta di resistenza sismica, è stata demolita quella vecchia. Proprio per le sue notevoli caratteristiche costruttive è riconosciuto come edificio strategico di protezione civile e ospiterà il Centro operativo comunale.