Sta per arrivare anche l’addio al calcio di uno dei portieri più forti del calcio mondiale. Gigi Buffon, dice basta
Come dobbiamo ricordare Gianluigi Buffon? Probabilmente il portiere italiano più forte degli ultimi 30 anni. Sono tanti i sondaggi e le opinioni tra esperti e tifosi che si chiedono chi è stato più forte Zoff o Buffon? Entrambi Campioni del Mondo, solo che Dino, vinse il Pallone d’Oro.
Ma sono solo circostanze, a 45 anni, anche Gigi, ha deciso di smettere dopo una carriera costellata di trionfi ed anche qualche delusione. Probabilmente il fisico non regge più ed anche la mente, fino ad un certo punto.
Esordì giovanissimo, in un Parma-Milan del 1995 a soli 17 anni, tutti ricordiamo quel match, che terminò per 0-0, con un giovanissimo ragazzo, che già mostrava le sue qualità. Spavaldo, senza quel timore che può colpire a volte i giovani. Infatti fu soprannominato “Superman”.
Col Parma, ha attirato l’attenzione dei grandi club, vincendo quasi tutto, Coppa Uefa, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Nel 2002, arrivò la chiamata della Juventus, e Gigi divenne il portiere più pagato, fu venduto dagli emiliani per la cifra record di 75 miliardi di lire.
La Juventus, gli ha permesso di crescere sempre più, tra Scudetti, Coppe Italia e quella Champions League, sfuggita in 3 finali perse. Con Milan, Barcellona e Real Madrid, l’unico trofeo, che non ha potuto mai alzare Gigi. Con i bianconeri giocò anche in serie B, per il caso Calciopoli, ma il ritorno in A, durò una stagione. Ebbe la forza, di restare con la Vecchia Signora e trascinare la Juve, nella massima serie.
Esordì con la Nazionale nel novembre del 1997, in Russia, nello spareggio per Francia ’98, dopo l’infortunio di Peruzzi.
E probabilmente la soddisfazione più grande, arrivò con la maglia della Nazionale Italiana, vincendo il titolo in finale con la Francia. Germania, Mondiali del 2006, Buffon, in quella competizione subì solamente 2 gol, in 7 partite, e quella coppa alzata al cielo, dopo 24 anni a Berlino, che resteranno per sempre nella storia. Suo il record con 176 presenze in casacca azzurra.
Poi, esperienza in Francia con il Psg ed il ritorno a Parma, dove è cresciuto e dove si è formato per giocare in serie B e tentare il ritorno in A, che non è arrivato. Ha risolto infatti il suo contratto.
Intanto, la Figc, già gli ha conservato un posto, per un futuro nello staff tecnico o da dirigente per l’Italia.