TURISMO – Per stupire i propri ospiti a tavola non c'è niente di meglio che individuare i migliori abbinamenti tra le pietanze che vengono servite e i vini che vengono proposti.
I moderni sommelier tendono a non fossilizzarsi unicamente sugli accostamenti più classici, secondo i quali il pesce richiede sempre il bianco e la carne vuole solo il rosso, ma spaziano tra soluzioni più innovative tenendo conto della qualità e delle caratteristiche degli ingredienti delle diverse preparazioni.
Le regole da rispettare
Ciò non vuol dire, comunque, che non ci siano delle regole di cui tenere conto o dei principi da rispettare. Per il pesce, per esempio, quando si è alle prese con i calamari ripieni o con una portata altrettanto elaborata, è quasi un obbligo rinunciare al bianco per puntare sul rosso; il bianco, infatti, è più adatto a un piatto delicato. Non va bene il rosso, invece, se ai commensali viene offerto un piatto piccante, dal momento che le spezie esaltano il grado di alcol della bottiglia. Da non sottovalutare, poi, gli abbinamenti con i dolci, evitando il brut che è aspro e preferendo, invece, i moscati dolci.
Come stupire gli ospiti
Mentre gli abbinamenti tradizionali rappresentano dei punti di riferimento, chi ha più esperienza in questo campo ha la libertà di azzardare con abbinamenti un po' più ricercati e meno usuali, come quelli che vengono suggeriti dai sommelier più premiati o nei ristoranti stellati. Nella maggior parte dei casi questi abbinamenti sono realizzati per contrasto: ciò vuol dire mettere uno accanto all'altro sapori molto diversi, con l'obiettivo di ottenere un gusto unico. L'esempio a cui si può pensare è quello tra un vino dolce come il passito e il sapore lievemente piccante del gorgonzola. Rimanendo sempre in tema di formaggi, per quelli molli è consigliabile optare per i vini frizzanti, così che siano le bollicine ad assicurare un effetto di piacevole contrasto.
I vini come bevande da aperitivo
Non è da sottovalutare l'opportunità di ricorrere ai vini in qualità di bevande da aperitivo: è ciò che si può fare con i Trento DOC, magari gustando una mortadella con i pistacchi di Bronte in compagnia di una focaccia e di un millesimato, oppure servendo un antipasto con mozzarella e prosciutto insieme con un brut. Cliccando su https://www.ferraritrento.com/it/ si può scoprire come Ferrari Trento suggerisca diverse proposte per gli abbonamenti con i primi: ecco, allora, i bucatini alla carbonata che si accompagnano a un Ferrari Perlé Nero, oppure una classica pizza napoletana i cui sapori vengono messi in risalto da un frizzante Ferrari Rosé. Passando ai dolci, il panettone di Milano con i canditi e l'uvetta dà il meglio di sé insieme con un Ferrari Demi-Sec.
Gli altri abbinamenti da ricordare
Ci sono, poi, altri piatti tipici della tradizione culinaria del nostro Paese che meritano di essere esplorati se si è sommelier alle prime armi. Un rosso del Chianti, dunque, può essere stappato di fronte a una succulenta bistecca alla fiorentina, a differenza dei bianchi dei Castelli Romani che ben si adattano a una prelibatezza della stessa zona come la carbonara. Un segreto per evitare errori banali, almeno per chi è poco esperto, è quello di tenere conto del colore dei cibi: la carne bianca come il pollo e il pesce vanno d'accordo con un vino bianco, a differenza della carne rossa come quella delle bistecche che pretende un vino rosso.
Come studiare gli abbinamenti
Riuscire a individuare gli abbinamenti migliori non è un'arte che si possa imparare dall'oggi al domani, ma un compito che richiede impegno e, soprattutto, tanto esercizio. Partire dalla conoscenza degli ingredienti con cui si ha a che fare è indispensabile per evitare errori che potrebbero compromettere la riuscita di un intero pasto.