SAN SEVERINO MARCHE – “Da ragazzo era un tipetto ma la sua esuberanza, che è poi quella di tanti giovani, l’ha saputa trasformare in positività e ha saputo così trasmettere a tantissimi altri i valori veri dello sport”.
Così, quasi commosso e prima di lasciarsi andare a uno scambio di abbracci affettuosi, il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha salutato la partecipatissima iniziativa con la quale Unicam e Comune hanno consegnato al coach Alberto Giuliani, settempedano allenatore della Lube Volley, un attestato di benemerenza.
“Questo è un regalo che noi facciamo a te ma che tu fai a noi”, è intervenuto il presidente della Federazione Pallavolo delle Marche, Franco Brasili, presente insieme al presidente provinciale della stessa Fipav, Roberto Cambriani.
Molto apprezzato anche l’intervento del magnifico rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Flavio Corradini: “Lo sport da noi assume la stessa importanza di una lezione di chimica o di giurisprudenza – ha sottolineato questi portando il saluto di un Ateneo che vanta impianti sportivi qualificatissimi – La società odierna sta facendo crescere tanti giovani in un clima che non fa bene per niente alla società civile. Dovremo crescere i nostri giovani come componenti di una squadra, di un team. Penso che non ci sia regalo più bello di ricevere un riconoscimento da parte della propria città. E questo riconoscimento poi è speciale perché dice che Giuliani è un modello da seguire”.
Per la Lube Volley hanno portato il saluto sia l’amministratore delegato e vice presidente, Albino Massaccesi, che il direttore sportivo, Stefano Recine. “Alberto ama tantissimo la sua San Severino e questo l’ho percepito. Questo riconoscimento mi sembra molto giusto – ha detto Recine – Lui è un professionista che ama molto il suo lavoro”.
A rappresentare la squadra diversi giocatori fra cui Marko Padrascanin e Simone Parodi oltre all’allenatore in seconda, Francesco Cadeddu. Presenti poi giocatori, allenatori e dirigenti delle società di pallavolo settempedane e di altre società di volley dove Giuliani ha militato. Applausi anche per la “lectio” dello stesso coach Giuliani: “La pallavolo – ha affermato sorridendo prima di un piccolo siparietto in cui ha coinvolto il figlio Ludovico e la moglie Silvia – produce tante persone speciali perché ha regole differenti da tutti gli altri sport. La prima di queste è che in questo sport non è previsto contatto fisico. Poi qui si passa al compagno se si vuol fare un punto e questo è un sistema che stravolge completamente il mondo dello sport dove spesso sono proprio gli egoisti a essere più famosi e decisivi. Da noi poi non c’è nessuno che può schiacciare se un altro non alza. Poi c’è la convivenza nel senso che i giocatori di una squadra di volley – ha chiuso Giuliani – devono muoversi negli 81 metri quadrati del campo di gioco. Queste sinergie fanno nascere quel rapporto tra chi ha giocato insieme e che spesso sfocia in un’amicizia vera e duratura anche se non ci si frequenta più ma dove ognuno può contare sul fatto di avere sempre degli amici veri, pronti a correre in aiuto se ce n’è bisogno”.