MACERATA – Sessantacinque anni di Avis a Macerata. L’associazione volontari del sangue taglia quest’anno un prestigioso traguardo, i primi 65 anni di attività e li celebra con una serie di eventi, da aprile ad ottobre.
L’otto ottobre 1950 è la data ufficiale della fondazione dell’associazione di Macerata, voluta dall’avvocato Roberto Benignetti, che a Milano aveva conosciuto questa realtà, fondata nel 1927. Al suo appello avevano risposto 79 maceratesi e al 31 dicembre del 1950, otto di questi fondatori avevano già donato 12 flaconi di sangue all’Ospedale Provinciale della città. Alla fine del 2014 i soci donatori sono arrivati a 1300 con oltre 2000 donazione effettuate.
“L’Avis esiste perché ci sono tutti questi volontari – afferma la presidente Elisabetta Marcolini – che scelgono di compiere un gesto periodico, volontario, anonimo, gratuito e consapevole. Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile alla vita: nei servizi di primo soccorso, in chirurgia, nella cura di alcune malattie, tra le quali quelle oncologiche, e nei trapianti”. Il primo evento della festa Avis è previsto sabato 11 aprile con lo spettacolo “ScherziAMO (Chi nasce per gioco non può che vivere in allegria!)”.
Sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata, alle 21.30, sale il comico Piero Massimo Macchini. Energia positiva e tante risate, tra pezzi di mimo e magia, in un’ora e trenta minuti di show ai massimi livelli, per la regia di Max Giusti. L’ingresso è libero. Un altro comico ha deciso di celebrare il sessantacinquesimo compleanno dell’Avis Macerata. Il 9 ottobre arriva al Palazzetto di Fontescodella, Paolo Cevoli con “Perché non parli?”, in prima assoluta per le Marche. I biglietti sono in vendita su www.ciaotickets.com, mentre i donatori entrano gratis. La domenica successiva, 11 ottobre, il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi celebra alle 10 la Santa Messa alla Cattedrale S. Giuliano, con i Sacerdoti e i Diaconi donatori. Probabile la diretta televisiva su Mediaset. Segue all’auditorium San Paolo la premiazione per i donatori di sangue. Le celebrazioni vengono arricchite anche da un libro sulla storia dell’Avis di Macerata, attualmente in lavorazione, con l’introduzione del prof. Stefano D’Amico.