ATTUALITA' – Dal 1 gennaio 2019 come previsto dalla Legge di Bilancio del 2018 abbiamo detto addio alle schede carburante a favore delle carte carburante.
A ciò si aggiunge l’introduzione della nuova fattura elettronica, obbligatoria per avere la detrazione sulle spese del carburante. Questa operazione è stata fatta dal Governo in quanto si vuole limitare i fenomeni di autocertificazione dei costi e l’evasione fiscale. La detrazione dell’IVA sui costi del carburante potrà avvenire soltanto se i professionisti e/o le aziende pagano i rifornimenti con mezzi tracciabili quali le nuove carte carburante.
I tagli dei costi sulle vetture aziendali o professionali seguono le norme della deroga in merito alla questione concessa dall’Unione Europa all’Italia. Le percentuali possono variare, se l’auto aziendale è ad uso promiscuo e non supera i 35 quintali, la detrazione è pari al 40% (sia per i costi d’acquisto che di impiego). La percentuale arriva al 100% invece se l’autovettura supera i 35 quintali oppure è ad uso esclusivo. Fondamentale è la condizione per la quale l’uso del mezzo deve essere esclusivamente confinato all’ambito professionale, dunque se ne esclude un utilizzo privato (qui una guida per approfondire).
Le carte carburante aziendali sono vere e proprie carte elettroniche che seguono perfettamente le nuove norme in materia. E’ possibile con esse infatti pagare il rifornimento ed ottenere la fattura elettronica, al fine di certificare il reale consumo. Le carte carburante possono essere pure, ovvero con le quali è possibile pagare esclusivamente i rifornimenti oppure multiuso, utilizzabili per ogni tipo di acquisto. Inoltre sono presenti sul mercato carte monomarca, le quali permettono il rifornimento presso l’azienda affiliata alla stessa e multimarca, che estendono le possibilità di rifornimento a circa un terzo delle aziende totali. Abbiamo infine quelle universali, che offrono enormi vantaggi in quanto permettono di effettuare il pieno presso qualsiasi stazione di rifornimento, comprese le pompe bianche.
Avere una carta carburante porta con sé non pochi vantaggi sia in campo economico che temporale. Innanzitutto, rappresenta un’enorme risorsa per controllare le spese ed i consumi di carburante sia propri che di possibili dipendenti infatti con esse è possibile avere un quadro generale dell’uso dei veicoli aziendali. Ancora, avere una carta carburante significa risparmiare tempo in quanto le aziende che le rilasciano si occupano della gestione delle fatture elettroniche al tuo posto. Al momento del rifornimento se si paga con la carta carburante, la fattura non sarà più un nostro problema. Dopo il rifornimento il benzinaio la invierà all’Agenzia delle Entrate, che a sua volta la invierà all’azienda affiliata alla carta carburante che si possiede. Quest’ultima inserirà tutte le fatture in un unico documento al fine di facilitare la successiva contabilizzazione.Ricevendo regolarmente le fatture elettroniche con tutti i dettagli l’attività amministrativa sarà dunque più precisa e veloce.
Possedere una carta carburante è anche sinonimo di pagamenti veloci,semplici e sicuri. Queste carte infatti, sono collegate ai principali circuiti di pagamento quali MasterCard o Visa, i quali garantiscono gli stessi diritti dei propri clienti. Utilizzarla è semplice, infatti si comporta come una qualsiasi carta di credito/debito o prepagata. Le carte carburante sono anche sicure, sia per i titolari d’azienda sia per i dipendenti. Per i titolari d’azienda come detto poco fa, è un importante strumento di controllo. I vantaggi sono anche per il dipendente che non dovrà viaggiare con contanti in tasca oppure dover rimettere di tasca propria dei soldi e successivamente avviare tutte le procedure di rimborso con l’azienda presso la quale lavora.
Richiedere una carta carburante è semplice: basta collegarsi al sito internet dell’azienda che interessa e con pochi click, avremo la carta direttamente a casa nostra. Inoltre questi mezzi di pagamento prevedono anche la presenza di un’applicazione per smartphone, la quale permette di tenere sempre a portata di mano tutti i costi e le spese effettuate.
Avere una carta carburante non è comunque obbligatorio, piuttosto è consigliabile. Se il pagamento avviene con la propria carta di credito/debito si dovrà gestire di persona tutta la parte relativa alla contabilità, il che porta via diverse ore di lavoro. Ricordiamo inoltre che i pagamenti in contanti non sono proibiti, ma dal momento in cui si vuol godere del taglio sui costi non è possibile pagare in cassa in quanto non ci sarebbe alcuna fattura elettronica,e dunque alcuna tracciabilità.