SISMA – E' stato reso noto oggi l'elenco dei 57 Comuni che fanno parte del cratere del terremoto dopo le scosse del 26 e 30 ottobre.
"Parlimo di circa 350 mila abitanti coinvolti – dice il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli – .Il perimetro delle aree colpite è molto più ampio rispetto al primo terremoto".
Si sono aggiunti 69 comuni (di cui 57 solo nelle Marche) che uniti a quelli già inseriti raggiungono al cifra di 131.
Questo l'elenco ufficiale dei paesi terremotati inseriti nel cratere: Apiro, Appignano del Tronto, Ascoli Piceno, Belforte del Chienti, Belmonte Piceno, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castel di Lama, Castelraimondo, Castignano, Castorano, Cerreto D'esi, Cingoli, Colli del Tronto, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fabriano, Falerone, Fiuminata, Folignano, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Maltignano, Massa Fermana, Matelica, Mogliano, Monsapietro Morico, Montappone, Monte Rinaldo, Monte San Martino, Monte Vidon Corrado, Montecavallo, Montefalcone Appennino (FM); 48. Montegiorgio (FM); 49. Monteleone (FM); 50. Montelparo (FM); 51. Muccia (MC); 52. Offida (AP); 53. Ortezzano (FM); 54. Petriolo (MC); 55. Pioraco (MC); 56. Poggio San Vicino (MC); 57. Pollenza (MC); 58. Ripe San Ginesio (MC); 59. San Severino Marche (MC); 60. Santa Vittoria in Matenano (FM); 61. Sefro (MC); 62. Serrapetrona (MC); 63. Serravalle del Chienti (MC); 64. Servigliano (FM); 65. Smerillo (FM); 66. Tolentino (MC); 67. Treia (MC); 68. Urbisaglia (MC).
"Le Marche sono la regione più colpita da questo sisma – continua Ceriscioli – . Con il decreto parte ufficialmente la ricostruzione, nel momento in cui la nostra Regione è ancora impegnata nell'assistenza di oltre 25 mila persone, ma già proiettata con l'organizzazione degli uffici e di tutte le forze in campo verso la seconda fase. Un lavoro straordinario che non lascia indietro nessuno. Questa volta non si tratta, come in altre analoghe catastrofi, di aiutare qualche area duramente colpita, ma in gioco c’è lo sviluppo di tutta la regione. È in gioco un pezzo del destino della nostra regione. Il governo ci ha fornito gli strumenti legislativi per favorire concretamente la ricostruzione. A noi spetta dare operatività e pianificazione per restituire alle nostre montagne la vita che gli appartiene e che è parte dell’identità della nostra regione. Voglio rassicurare ancora una volta che per i cittadini non c'è differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici, dentro e fuori il cratere, saranno risarciti al 100 per cento, (fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento".