E’ scoppiata una forte polemica da parte delle associazioni di categoria legate al mondo del turismo.
Le nuove norme introdotte dal governo, impediscono agli italiani di uscire dal proprio comune di residenza ma consentono di andare in molti Paesi esteri per turismo.
E per farlo consentono di viaggiare dal proprio comune fino all’aeroporto di partenza.
Una discrepanza assurda che penalizza gli operatori turistici italiani (dagli alberghi ai ristoranti) che ora si sentono beffati.
Dunque, durante le vacanze di Pasqua, chi restando in Italia dovrebbe passarle chiuso in casa, può invece andare per turismo in moltissimi Paesi, tra questi Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (compresi i territori d’oltre mare quindi i Caraibi francesi o le isole della Reunion), Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Montecarlo, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia e Svizzera.
L’unica norma da osservare al rientro sarà la necessità di sottoporsi ad un tampone. Non è invece possibile andare negli Stati Uniti mentre se si va in Austria ci si deve sottoporre al rientro a 14 giorni di isolamento.
Chi va in Gran Bretagna deve sottoporsi ad un isolamento di 10 giorni e al rientro deve restare in isolamento per altri 14 giorni.
E’ scoppiata una forte polemica da parte delle associazioni di categoria legate al mondo del turismo, in primis Federalberghi. Le nuove norme introdotte dal governo, infatti, impediscono agli italiani di uscire dal proprio comune di residenza ma consentono di andare in molti Paesi esteri per turismo. E per farlo consentono di viaggiare dal proprio comune fino all’aeroporto di partenza. Una discrepanza assurda che penalizza gli operatori turistici italiani (dagli alberghi ai ristoranti) che ora si sentono beffati.
Di fatto chiunque durante le vacanze di Pasqua, che restando in Italia dovrebbe passare chiuso in casa, può invece andare per turismo in moltissimi Paesi, tra questi Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (compresi i territori d’oltre mare quindi i Caraibi francesi o le isole della Reunion), Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Montecarlo, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia e Svizzera. L’unica norma da osservare al rientro sarà la necessità di sottoporsi ad un tampone.
Non è invece possibile andare negli Stati Uniti mentre se si va in Austria ci si deve sottoporre al rientro a 14 giorni di isolamento.
Chi va in Gran Bretagna deve sottoporsi ad un isolamento di 10 giorni e al rientro deve restare in isolamento per altri 14 giorni.
Ovviamente i voli per la Spagna si stanno cominciando a riempire, come quelli diretti nelle Baleari in partenza dalla Germania: i tedeschi stanno mettendo in atto un vero e proprio esodo con voli tutti esauriti.
E per chi rimane in Italia ?indipendentemente dal colore della zona di residenza, in Italia non si potrà uscire dalla propria regione fino al 30 aprile se non per necessità, salute o lavoro.
Sempre permesso raggiungere le seconde case ma solo con il proprio nucleo familiare.