VOLLEY – Un’invasione tecnologica e una ventata di Superlega nelle fasi clou dei Playoff promozione di Serie A2.
Nelle serie di Semifinale e Finale, gli spareggi per il salto di categoria adotteranno l’utilizzo del Video Check System in soccorso ad arbitri e giocatori. Una bella notizia anche per la B-Chem Potenza Picena che crede molto nell’occhio elettronico della Lega Volley e ne ha tratto beneficio più volte nella Del Monte Coppa Italia Serie A2, anche se nemmeno il Video Check riuscì a scongiurare dubbi e incertezze nell’ultimo punto della finalissima persa sul filo di lana contro Vibo Valentia. Le 12 telecamere su misura faranno l’esordio in gara1 a Sora e a Ortona per le classiche chiamate in merito a presunte invasioni, palla in-out o fallo in battuta, mentre mercoledì 15 aprile sbarcheranno anche al PalaPrincipi di Potenza Picena e Corigliano per le seconde sfide delle serie al meglio delle cinque partite.
Le reazioni dei vertici biancazzurri
Il Dg Carlo Muzi:«Queste semifinali offriranno uno spettacolo di grande volley e noi garantiremo ai tifosi una tempesta tecnologica per assaporare al meglio ogni singolo istante delle gare. Ci doteremo di ulteriori quattro o cinque camere per proiettare su maxischermo le azioni sotto la lente d’ingrandimento con tanto di ralenti. L’acustica sarà potenziata con apparecchiature di altissima qualità. Il Volley Potentino si fa trovare pronto sia in campo che fuori nelle grandi occasioni».
Giuseppe Massera (presidente Volley Potentino): «Il Video Check assottiglia il margine di errore e noi, come d’altronde le altre società, abbiamo il massimo interesse che il punteggio premi le squadre migliori. Purtroppo nemmeno il Video Check può eliminare del tutto lo sbaglio umano e noi ne sappiamo qualcosa, vista la beffa incassata nella finalissima di Coppa Italia, ma tutto fa scuola e l’importante è lavorare sodo, avere fiducia nel sistema arbitrale e prendersi sul campo le proprie rivincite con tenacia e bel gioco. I ragazzi sono sereni, ma non vedono l’ora di scendere in campo perché un gruppo affiatato come il nostro vive di entusiasmo e non chiede altro che disputare match di alto profilo contro squadre piene di campioni».