MARCHE – Marche, reati in calo ma aumentano i furti. Secondo gli ultimi dati divulgati dal Ministero dell’ Interno e elaborati dai Centri Studi Cna e Confartigianato, i reati denunciati nella nostra regione nel 2014 sono stati 54.139 rispetto ai 56.336 dell’anno precedente, con una riduzione di 2.197 reati pari al 3,9 per cento in meno.
I furti, che costituiscono oltre la metà delle denunce, aumentano invece da 28.514 a 29.284 (+770 pari al 2,7 per cento). Si tratta di un dato che inverte la tendenza degli anni precedenti, quando i reati aumentavano di pari passo con la crisi.
Tra le province marchigiane, quella con il maggior numero di reati denunciati è Ascoli Piceno, dove nel 2014 sono stati denunciati 3.668 reati ogni 100 mila abitanti. Nella classifica delle province italiane, quella di Ascoli Piceno si piazza al 59 esimo posto seguita da Ancona che è 62 esima con 3.618 reati per 100 mila abitanti. Al 68 posto troviamo Macerata con 3.510 reati mentre Fermo è 73 esima con 3.464 reati e Pesaro Urbino 85 esima con 3.353 reati ogni centomila abitanti.
“Nella nostra regione – commentano i presidenti di Cna Gino Sabatini e di Confartigianato Marche Salvatore Fortuna- sono soprattutto i reati della microcriminalità predatoria ad essere in aumento. In particolare borseggi, scippi, effrazioni, furti d’auto. Si tratta di reati strettamente collegati con l’aumentare della disoccupazione, l’estendersi dei disagi sociali e della povertà a cui corrisponde una crescente sensazione di insicurezza nelle strade, in casa, nelle aziende. Sono invece in calo rapine, estorsioni e reati informatici. Per contrastare i fenomeni della microcriminalità di territorio non bastano i presidi delle forze dell’ordine. Serve anche la presenza delle istituzioni, dei servizi sociali, dell’imprenditoria diffusa perché il degrado del territorio va sempre di pari passo con l’aumento dei crimini. E l’aumento della microcriminalità predatoria colpisce sempre i più deboli, in particolare gli anziani”.
Analizzando l’andamento dei reati nelle province marchigiane, emerge che l’unico territorio dove c’è stato un Aumento, seppur limitato (+0,7), è stato il maceratese. Un incremento imputabile soprattutto alla forte crescita dei furti (+14,6) mentre nelle altre realtà provinciali si è avuto un aumento contenuto come ad Ascoli Piceno (+1,6) e Ancona (+1,8) oppure addirittura un calo (Fermo –2,0 e Pesaro Urbino (-2,2).
Guardando alle diverse tipologie dei furti, emerge come i furti d’auto siano diminuiti solo a Pesaro Urbino (-8,9) mentre si registra un calo dei borseggi a Fermo (-9,8). Per quanto riguarda gli scippi, sono crollati a Pesaro e Urbino (-30,7) e diminuiti anche ad Ascoli Piceno (-12,2) e Ancona (-9,1) mentre a Macerata sono aumentati del 61,5 per cento e a Fermo del 10,3 per cento. In crescita un po’ ovunque anche i furti in casa con una punta del 33,6 per cento ancora a Macerata ed un lieve calo solo a Pesaro Urbino (-0,8).
Se furti, scippi e borseggi aumentano, facendo crescere anche la percezione di insicurezza nei cittadini marchigiani, sono in forte calo le rapine: si va dal -14,1 di Macerata al –37,2 di Pesaro Urbino. In diminuzione in tutte le province anche i reati informatici mentre le estorsioni diminuiscono ad Ascoli Piceno (-52,3), a Fermo ( -18,1) e a Pesaro Urbino (-2,8). Invece a macerata aumentano anche le estorsioni (+32,5) così come ad Ancona (+4,1).