ECONOMIA – Per chiunque desideri rinnovare le proprie schermature solari per creare uno spazio esterno più vivibile durante i mesi estivi può usufruire delle apposite detrazioni per tutto il 2017.
Si tratta dell'ecobonus del 65%, la cui validità è stata prorogata per tutto il 2017, in relazione all'acquisto e alla posa in opera delle schermature solari: la legge di bilancio ha reso fruibile l'ecobonus al 65% fino al 31 dicembre 2017 per tutti gli interventi di risparmio e miglioramento energetico. Valido anche il bonus al 50% per la ristrutturazione edilizia.
In questo articolo vogliamo però fare luce sulle schermature solari, descrivendo innanzitutto la definizione di schermatura solare.
Cosa è una schermatura solare?
In base alla definizione dettata dal decreto legge 311/06, per schermatura solare si intende un sistema che: “applicato all'esterno di una superficie vetrata trasparente permette una modulazione variabile e controllata dei parametrici energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari”.
Quali sono i manufatti che permettono la detrazione fiscale al 56%?
I manufatti soggetti alla detrazione fiscale al 65% sono: pergotende con queste caratteristiche, tende esterne come le tende da sole, le tende retrattili da veranda, cappottini mobili, pergole con schermi in tessuto retrattili, a mano o mediante radiocomando, chiusure oscuranti, veneziane, persiane e tende tecniche.
A chi è rivolto l'ecobonus sulle schermature solari?
Le agevolazioni fiscali per l'installazione delle schermature solari sono rivolte ai contribuenti residenti che abbiano un reale diritto sull'immobile: i condomini, gli inquilini, le associazioni di professionisti, gli enti privati e pubblici che siano soggetti al pagamento dell'Ires. L'Ecobonus può essere ceduto in caso di trasferimento dell'immobile o di passaggio di proprietà agli eredi in caso di decesso del proprietario.
Ecobonus: come ottenerlo
Le detrazioni fiscali relative all'acquisto e alla posa in opera di schermature solari possono essere richieste fino a un massimo di 60.000 euro di spesa. Per ottenere l'ecobonus, la struttura schermante deve possedere il marchio CE secondo la normativa EN 13561 o EN 13659, con tanto di libretto d'uso e manutenzione e di etichettatura CE.
Cosa serve per usufruire delle agevolazioni?
L'ottenimento dell'ecobonus è un processo che si articola in più step. Per prima cosa si deve acquisire tutta la documentazione necessaria. Il venditore della struttura coprente fornirà al cliente la fattura relativa all'acquisto. Nella fattura saranno indicati i seguenti dati: nome e tipologia del manufatto, la documentazione di conformità del prodotto al decreto 311 del 2006, le specifiche tecniche della struttura quali metri quadri, costo, il fattore G TOT (“il fattore solare della combinazione di vetro e dispositivo di schermatura solare e caratterizza la prestazione globale d’insieme”) che permette di misurare la capacità del sistema di serramento per un guadagno termico. Il G TOT si trova all'interno delle schede tecniche dei tessuti utilizzati per la schermatura solare.
In termini di pagamento, l'agevolazione fiscale si ottiene se le spese per l'installazione della schermatura vengono sostenute a mezzo di bonifico bancario o bonifico postale in cui andranno indicati sia il codice fiscale del beneficiario dell'ecobonus sia il codice fiscale o la partita Iva dell'installatore al quale si effettua il bonifico. Andranno inoltre riportati i riferimenti alla normativa in vigore (legge 296 del 2006) e quelli relativi all'immobile. Infine, bisogna entrare nel portale dell'Enea nell'apposita sezione dell'ecobonus. Qui, il richiedente dovrà indicare i dati anagrafici e quelli catastali dell'unità immobiliare che è stata oggetto di installazione di una schermatura, il codice di individuazione dell'intervento per il quale si richiede la detrazione (345C per le schermature solari).
Tra gli altri dati richiesti vi sono: il tipo di schermatura solare e la sua superficie in metri quadri, la classe di schermatura solare, il materiale di realizzazione della schermatura e il meccanismo di movimentazione. Infine, il richiedente dovrà compilare l'allegato F relativo al risparmio energetico in cui andrà inserito il valore zero.
La richiesta dovrà essere effettuata entro 90 giorni dalla fine dei lavori, avendo cura di conservare la ricevuta dell'avvenuta registrazione e compilazione. Si consiglia di conservare anche le fatture riguardanti le spese sostenute e le ricevute dei bonifici emessi per la detrazione fiscale.
E per quanto riguarda il 2018?
Stando a quanto è emerso dalla Legge di Bilancio 2018, sembra che alcuni interventi potrebbero tornare al 65%, mentre per altri la detrazione si abbasserà al 50%.
La richiesta del mantenimento dell'ecobonus al 65% proviene dai comparti che riguardano l'installazione di infissi e caldaie. In particolare, verranno riportati al 65% gli interventi più performanti in termini di efficienza energetica: l'installazione di infissi, degli impianti di termoregolazione delle caldaie e delle caldaie a condensazione.