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Joan Baez canta per il popolo Turco e lancia un messaggio di pace e fratellanza

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michael

RECANATI – Da  Recanati, Joan Baez la folk singer americana più celebre di tutti i tempi lancia un messaggio forte di pace e fratellanza dedicando al popolo turco, in lingua originale il toccante  brano  Hiroshima  tratto dalla poesia Kız Çocuğu  del poeta turco  Nâzım Hikmet.

Dobbiamo ricordare che cosa è la compassione, l’empatia e il perdono  non è facile ma il mondo ne ha bisogno ora!” ha dichiarato la Baez in un intervista, abbattere i muri,  accogliere chi ne ha bisogno, donare il più possibile, essere uniti in un mondo di pace nel rispetto delle minoranze e i diritti di tutti gli uomini, questi sono stati i messaggi  e i temi delle canzoni scelte, della celebre artista americana in un periodo dominato dall’odio e dalla violenza.

L’icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili ha incantato, commosso emozionato il grande pubblico presente nella magica serata di apertura di Lunaria la rassegna di Musicultura nella suggestiva Piazza Giacomo Leopardi a Recanati nell’anno della candidatura della citta a capitale della cultura Italiana.

Una serata indimenticabile dove la Baez ha regalato la storia della musica popolare, cantando una generazione e tutto quello che ha rappresentato. Con le note inconfondibili di Un mondo d’amore portata al successo da Gianni Morandi Joan Baez ha aperto il concerto omaggiando la nazione che la ospita.  In un susseguirsi di brividi ed intense emozioni,  accompagnata dalla sua inseparabile chitarra, dal favoloso polistrumentista  Dirk Powell, fiddlle, banjo, mandolino, chitarra, fisarmonica e pianoforte, e da suo figlio  Gabriel Harris alle percussioni, Joan Baez ha incantato il pubblico con la sua magica  voce eseguendo tra i brani Deportee “Questa è una canzone – ha detto la Baez  – che dedico  agli immigrati ai rifugiati a tutti quelli che non hanno una casa, abbattiamo i muri  accogliamoli,  noi abbiamo tanto da dare” ha proseguito con Diamonds and Rust, Seven Curses, lo spiritual Swing Low,  House of The Rising Sun,  Gracias a la vida e sempre in omaggio all’Italia Bella Ciao cantata da tutti i presenti in Piazza Leopardi.

Poi il Dylan di Farewell Angelina e It's All Over Now, Baby Blue,  Me and Bobby McGee di Janis Joplin e, dal repertorio di Woodstock, Joe Hill, un concerto favoloso che ha trascinato il pubblico in piedi in una lunga standing ovation.

Joan Baezcommossa, ha dedicato con  la sua voce e la sua chitarra ben quattro bis, Imagine di John Lennon, la meravigliosa The Boxer di Paul Simon, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones di Gianni Morandi e ha chiuso con l’emozionante accompagnamento del pubblico con ‘Here’s to you’, dal tema del film ‘Sacco e Vanzetti’.

michael

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