La Juventus dopo il ricorso effettuato dalla squalifica della tribuna sud inferiore del proprio stadio, potrà riaprire il settore
L’Italia calcistica e non solo, cerca sempre di lottare contro gli episodi di razzismo, che sia territoriale o verso persone di altro colore, ma a volte si rivela incoerente nelle decisioni. E questo è accaduto nella sentenza post Juventus-Inter, semifinale di Coppa Italia.
Ricordate gli ululati e i versi di scimmia, al momento del calcio di rigore di Lukaku, che festeggiò zittendo la curva juventina? La Juve, subito individuò i responsabili, negandogli a vita l’ingresso allo stadio. La Figc, attraverso il giudice sportivo, squalificò il settore inferiore dello Juventus Stadium.
Ieri, la Corte Sportiva d’Appello, analizzando il ricorso della Juventus, ha deciso di ridare al club bianconero la riapertura della curva, nella partita di domenica prossima contro il Napoli, sfida sempre calda, in cui non sono mai mancati episodi di razzismo territoriale verso i napoletani.
Durante Juventus-Inter, il festeggiamento di Lukaku, non andò giù né ai tifosi tantomeno ad alcuni calciatori della Juventus, come Cuadrado. Ma questi episodi di ululati e vergognose parole di razzismo, in Italia, restano sempre fin troppo evidenti.
Eppure la Figc, in ogni stagione cerca di combattere questo gravoso problema, con iniziative, con manifestazioni e promozioni, che a quanto pare alla maggior parte delle tifoserie italiane non va proprio giù. Se non si prendono decisioni drastiche, allora sarà impossibile risolvere il problema.
Ora, domenica prossima il Napoli andrà a Torino, cosa succederà? I soliti cori sul Vesuvio? Cosa farà la Figc? Punirà o lascerà perdere come fa da un bel po’? La Lazio, ad esempio, per episodi di fascismo di una parte dei suoi tifosi, ha ricevuto una pena sospensiva della curva Nord.
La Roma, invece 8.000 euro di multa per cori nei confronti di Dejan Stankovic allenatore della Samp etichettato “zingaro”. Mourinho, allenatore dei giallorossi chiese umilmente scusa per questo comportamento.
Sperando che la Figc si dia una mossa e guardi gli esempi dell’Inghilterra che tramite i suoi giocatori, cerca di essere più forte di persone che non fanno altro che discriminare il prossimo, solo per il colore della pelle, o dalla città da cui provengono.