La cartomanzia, intesa sia come arte che come lavoro, esiste da molti secoli.
A testimonianza di questo abbiamo numerosi reperti di tarocchi Egizi e anche Romani, raffigurazioni iniziali o perlomeno la forma primitiva che venne prima dei veri tarocchi, e le stesse carte dei tarocchi sono state spesso rinvenute in ricche abitazioni di nobili del Medioevo, quando la forma attuale che conosciamo si sviluppò in maniera concreta e definitiva. Interessante notare che non è stata solo l’Europa ad aver visto questo uso dei tarocchi, ma anche paesi molto distanti come cultura e chilometri quali India, Cina e perfino Giappone, dove, seppur con forme, immagini e regole diverse, possiamo dire che conoscono qualcosa di simile a paragonabile ai nostri tarocchi che, come detto, affondano le loro radici in culture e epoche lontane. Nel tempo, questa forma di divinazione è evoluta verso altre forme, spesso utilizzata da persone senza il “dono” o ancora impiegata perlopiù in ambiti ristretti, familiari o di “rione”. A quei tempi tale attività spesso si mischiava e confondeva con la stregoneria, ed è per questo che spesso tale pratica è stata perseguitata e proibita a vari livelli da diverse autorità e governi.
Ma è solo a partire dagli anni ’90 che il fenomeno inizia ad assumere delle forme più di “massa”, ovvero la forma che conosciamo oggi, con l’avvento dei primi numeri 144, della vecchia Sip, diventati in seguito 166 ed infine, oramai da almeno 15 anni, gli attuali 899, ampiamente pubblicizzati su riviste di astrologia e televisioni locali. La cartomanzia al telefono è quindi l’evoluzione moderna di questa forma di divinazione come scrivevamo sopra antichissima, con origini che si perdono nella notte dei tempi, ma che oggi, complice la diffusione di tantissimi nuovi mezzi di comunicazione, ha visto spostare l’epicentro dalla mera e pura arte divinatoria verso il supporto psicologico o quantomeno umano in momenti difficili, sebbene il moderno cartomante non sia psicologo e non offra vere sedute di psicologia, egli (o meglio ancora “ella”, visto che la maggior parte dei cartomanti sono in realtà di sesso femminile, quindi donne) può dare supporto, consigliare e aiutare a superare momenti difficili, senza ovviamente entrare nel merito di questioni che sono esclusivamente di competenza di medici e psicologi. Naturalmente oggigiorno la maggior parte degli utenti che chiama questi numeri sa di non avere dall’altro capo del telefono persone con una reale capacità medianica, tuttavia, il cliente chiama con fiducia poiché si rende conto dell’empatia che queste persone posseggono e trasmettono, pur non essendo sensitive, pertanto ha comunque piacere anche in una semplice chiacchierata, come se parlasse con un’amica. RosyVera, nota cartomante del web, ci racconta: “Oramai c’è confidenza con queste persone, con le mie clienti, alcune neanche mi chiedono più un consulto di tarocchi, ma basta loro parlarmi, sentirmi anche brevemente, e mi chiedono i più svariati consigli. Questo mi fa piacere, in quanto vuol dire che queste persone stanno tornando padrone della loro vita. I tarocchi possono indicarci la strada migliore, ma non possono scegliere sempre per noi, sostituendosi al nostro libero arbitrio”. È evidente quindi che oggi la cartomanzia al telefono non sfrutta solo i tarocchi per raggiungere un vasto pubblico e offrire il servizio richiesto, ma punta anche a conquistare chi non considera i tarocchi fondamentali e infallibili, ma semplicemente ha necessità di sentire una voce amica al telefono, perché le cartomanti telefoniche, pur non essendo sempre vere medium, sviluppano comunque una capacità di ascolto che una comune amica “reale” spesso non possiede. Senza contare l’imbarazzo di raccontare dettagli intimi: si sa che alle volte un estraneo è meglio, e il telefono, garantendo un totale anonimato e portando via ogni imbarazzo di un incontro faccia a faccia, libera da ogni inibizione, diventando quasi un processo catartico per chi chiama, un’occasione di confronto con se stessi e la vita, andando quindi, come si evince, ben oltre la mera lettura di un mazzo di carte il quale, senza l’esperienza e sensibilità di chi le legge non può offrire molto.
Anche i metodi di pagamento si sono evoluti: non solo tramite credito telefonico, ma ora anche per mezzo di Postepay e carta di credito è possibile accedere ai consulti, e per ultima anche la cartomanzia Paypal è apparsa, offrendo una ulteriore modalità di pagamento molto interessante e in linea con la nuova evoluzione tecnologia della Rete. Ecco allora come il classico mazzo dei tarocchi è oggi diventato quasi un effetto scenico, la cartelletta del conduttore tv, più un supporto che il vero strumento, mezzo, che oggi è diventata la stessa cartomante: se una volta si andava dalla “vecchia” del paese, e nulla ci importava di lei, se ci fosse simpatica o meno, se ci si potesse parlare oppure no, oggi la personalità della cartomante è fondamentale, viene prima delle stesse carte che ella detiene e consulta. Ecco perché spesso le persone chiedono di parlare sempre con la stessa cartomante, perché a loro importa più della persona che delle carte, hanno più fiducia in quello che un essere umano come noi può dirci che delle semplici carte di tarocchi, benché queste siano sempre il punto di partenza, quasi in un’ottica feticista ma che non diventa estrema limitandosi solo a questo, ma che sa invece guardare oltre la Papessa, Il Carro e le altre figure del Mazzo.
Se guardare oltre e insegna a guardare oltre, perché questo è lo scopo della cartomanzia, fornire strumenti alla persone, e non importa se lo strumento iniziale sia un mazzo di carte, perché tutto evolve, grazie a chi si trova dall’altra parte del telefono, alla sua bravura e capacità di consigliare. Chiaramente tutto dipende da come una persona si pone, abbiamo anche chi preferisce una lettura veloce di 5 minuti senza conversazione, ognuno ha il proprio approccio nei confronti della cartomanzia telefonica, tuttavia, oggi è facile che dal consulto si arrivi alla chiacchierata, e tutto ciò grazie, in realtà, più al filtro del telefono che agli stessi tarocchi: oggi, è il telefono ad essere il vero protagonista.