La qualità dei vini a Napoli

ATTUALITA' – Quando si parla di vini italiani non sempre viene prestata la dovuta attenzione alla Campania, regione che – invece – meriterebbe molta considerazione sia per la qualità che per la quantità delle sue proposte.

In particolare, in territorio napoletano sono le zone litoranee le più interessanti sotto il profilo della viticoltura: non solo la penisola sorrentina, ma anche l'area dei Campi Flegrei, senza dimenticare le isole di Procida, di Ischia e di Capri e, ovviamente, il Vesuvio. 

Il vitigno Falanghina

Il vitigno Falanghina è il punto di riferimento per la zona a denominazione Campi Flegrei DOC, alla base di un vino dai profumi gradevoli e dal colore giallo dorato, anche se non troppo intenso. Si tratta di una proposta dalla freschezza contenuta, caratterizzata da una morbidezza che si accompagna a sensazioni vellutate, tali da mettere in risalto il gusto caldo e secco. Per quel che riguarda gli abbinamenti, sono consigliati in modo particolare quelli con le verdure e con il pesce. Anche i bianchi da vitigno Falanghina di Penisola Sorrentina DOC hanno aromi delicati, meno fruttati e più floreali. La DOC Vesuvio in passato è stata prodotta con Falanghina e coda di volpe appassite, mentre oggi è in atto un tentativo con la catalanesca, uva da tavola  che viene vinificata unicamente con modalità artigianali. 

La zona vinicola Capri DOC

Chi segue un Corso Sommelier a Napoli ha la possibilità di scoprire da vicino tutte le meraviglie del territorio nel settore. I vini della zona vinicola Capri DOC, per esempio, vantano una morbidezza più che discreta e una sapidità altrettanto buona: qualità perfette per accompagnare le pietanze simbolo della tradizione culinaria del posto. I profumi fruttati di questi vini sono abbastanza sfumati, così come i colori non sono molto intensi: la vivacità gustativa è tale da compensare la loro struttura limitata. Con un sautè di vongole, o più in generale con degli antipasti di mare, il consiglio è quello di puntare su un Capri Bianco DOC da un vitigno greco bianco e falanghina, per altro impeccabile anche con dei pomodori gratinati.

I vitigni di Ischia

Quando, invece, in tavola trovano posto dei maccheroni cacio e pepe, non c'è soluzione più adatta di un Capri Rosso DOC da vitigno piedirosso. Va detto che non si sta parlando di un vino semplice da trovare, ma proprio per questo motivo vale la pena di impegnarsi per sperimentarne la qualità. I vigneti della zona di Ischia si basano su terreni che, nella maggior parte dei casi, sono tufacei e lavici; la loro peculiarità più interessante, però, riguarda la loro collocazione, con posizioni così scoscese che non sarebbe errato parlare di una viticoltura di montagna. 

Ischia Forestera DOC

Ischia Forestera DOC, con un vitigno a bacca bianca, è conosciuto dagli appassionati per un vino dai profumi floreali e di medio corpo; con il suo gusto secco e il suo colore giallo paglierino, regala freschezza modesta e sensazioni pseudocaloriche, mentre è poco accentuata la persistenza aromatica. Una grande novità, Ischia DOC, con vini sapidi e morbidi che derivano da tecniche di vinificazione più elaborate rispetto alla media, così come più curata è la fase della raccolta. La buona predisposizione al passaggio in legno è un altro tratto da evidenziare in un panorama enologico che, pure, vive momenti di alti e bassi.

Ischia Biancolella DOC

Di colore giallo paglierino intenso, l'Ischia Biancolella DOC – ottenuto dal vitigno omonimo – è dotato di buona persistenza e ha evidenti caratteristiche di alcolicità. Sapidità e struttura sono i tratti peculiari di Ischia Per 'EPalummo e Ischia Rosso DOC, quest'ultimo ricavato da vitigno autoctono guarnaccia: se ne apprezzano i profumi intensi e una componente tannica poco aggressiva.

 

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