TOLENTINO – Da due settimane, ogni giovedì, il quotidiano nazionale La Stampa distribuisce in allegato “Origami” un solo foglio con le molte pieghe dell’attualità.
All’interno come scrivono nella presentazione, ci sono idee che possono salvarci dalle interpretazioni correnti. Un solo foglio da spiegare e ripiegare, con parole, disegni, numeri. Un solo foglio, un solo tema, tanti punti di vita. Appunto come origami, figure complesse che nascono da un semplice foglio di carta che è da leggere, rileggere e conservare, come consigliano i giornalisti de La Stampa. Fa rallentare e riflettere. Fa bene alla vita.
Il numero 2, in edicola da giovedì 12 novembre, è stato interamente dedicato a Roma e alle recenti vicende che hanno interessato, a più livelli, la “Città Eterna”, tanto che diversi opinionisti si chiedono se “Questa Roma può essere la capitale d’Italia?” E con una evidente provocazione si domandano se la stessa capitale venisse trasferita a Tolentino, nelle Marche in quell’Italia di provincia sobria e virtuosa?
Alberto Mingardi, Direttore generale dell’Istituto Bruno Leoni intitola il suo articolo “A Tolentino, a Tolentino! Per avere uno stato più sobrio cominciamo dalla capitale” e per realizzare ciò auspica di cominciare da una capitale sobria, trasferendo, appunto, tutto l’apparato burocratico-amministrativo a Tolentino. Un paradosso che alla luce degli scandali e dei fatti di cronaca che si susseguono quotidianamente è meno assurdo di quel che sembra.
Questo il testo di “Origami” che introduce il tema trattato nel secondo numero.
“Mafia capitale, Vatileaks, il sindaco marziano con gli scontrini taroccati, un prefetto sul Campidoglio. E intanto servizi pubblici scadenti, un disagio continuo per cittadini cinici e rassegnati (o saggi e consapevoli?) abituati da secoli a una città meravigliosa degradata dal potere. C’è un modo per salvare Roma da se stessa? E se la capitale venisse trasferita a Tolentino, nelle Marche in quell’Italia di provincia, sobria e virtuosa? E’ un paradosso che nell’abisso degli scandali di oggi è meno assurdo di quel che sembra”.
Inoltre giovedì 12 novembre Tolentino è stata visita dal giornalista Alessandro Barbera che insieme al Sindaco Giuseppe Pezzanesi e al Vicesindaco Emanuele Della Ceca ha potuto conoscere approfonditamente, oltre alla storia, anche la socialità e l’importanza del tessuto economico-produttivo tolentinate. Ha visitato l’Abbadia di Fiastra, il Castello della Rancia, Palazzo Parisani-Bezzi, il Museo dell’Umorismo e ovviamente la Basilica di San Nicola. Da questo incontro ne è nato un articolo che è stato pubblicato venerdì 13 novembre e che racconta, riportando tante curiosità, le caratteristiche di Tolentino, confermando che effettivamente spostare la capitale in provincia di Macerata non sarebbe proprio tanto paradossale… definendola la capitale ideale dove il governo potrebbe solo lavorare, “una Capitale di un’Italia più sobria e meno avvezza alle distrazioni del potere”.
Questa singolare provocazione de La Stampa è stata ripresa a livello nazionale da molti media e nella mattinata il Sindaco Giuseppe Pezzanesi è stato subissato di interviste e richieste di dichiarazioni. Per la Città tanta pubblicità e promozione e certamente qualcuno incuriosito della “candidata” nuova Capitale verrà a Tolentino per scoprirne le bellezze e soprattutto la qualità della vita.