SPORT – Nel contesto della cultura wellness odierna un ruolo di fondamentale importanza è quello che spetta ai personal trainer, figure che sono andate incontro a una profonda evoluzione con il trascorrere degli anni.
Non è difficile intuirne il motivo: da un lato sono cambiate le necessità della clientela; dall'altro lato ha compiuto passi da gigante la tecnologia, che propone strumenti e attrezzi sempre nuovi. Non bisogna sottovalutare, però, la funzione sociale dei personal trainer, che si va ad affiancare alla sua utilità sportiva: tutte doti che vengono ampiamente riconosciute dal mercato del fitness.
La manzioni di un personal trainer?
Un personal trainer non è altro che un allenatore personale: il suo compito, infatti, è quello di gestire l'esercizio fisico dei suoi clienti in modo individualizzato. Lo scopo è quello di garantire il miglioramento e il mantenimento della forma fisica delle persone, ma anche una qualità della vita più elevata dovuta ai progressi delle condizioni di salute. L'allenatore personale, come la stessa denominazione lascia intuire, svolge un lavoro su misura, ritagliato in funzione delle specifiche esigenze di ogni individuo con cui ha a che fare.
Quando sono nati i personal trainer
Per un ragazzo interessato ad avviare una carriera in questo ambito tramite un corso personal trainer a Bologna può essere utile un breve excursus storico che consenta di conoscere le origini e le radici di tale figura professionale. Tuttavia non è così semplice individuare un momento storico ben preciso in cui il personal trainer è comparso ufficialmente. Di certo sin dai tempi più antichi c'è stato spazio per gli allenatori, impegnati a insegnare ai propri allievi tecnica e pratica delle discipline agonistiche in cui si cimentavano. Da tempo immemore, il personal trainer – o allenatore, a seconda dei casi – è anche e soprattutto un bravo motivatore, che deve riuscire a intervenire sulla psicologia delle persone con cui collabora al fine di ottimizzare la loro resa e di migliorare le loro performance.
Gli studi scientifici
Alla base della costruzione del personal trainer da un punto di vista professionale c'è lo sviluppo di studi scientifici ben precisi, fermo restando che non si può prescindere da un'esperienza sul campo grazie a cui sia possibile mettere in pratica la teoria che è stata acquisita. Con un allenamento personalizzato è indispensabile cogliere gli specifici bisogni di chi svolge gli esercizi: la soluzione più appropriata per le sue esigenze va inserita in un contesto unico e adattata, sul piano del contenuto, alla soggettiva specificità.
Le competenze
Appare evidente che gli argomenti prettamente tecnici costituiscono solo una parte delle molteplici competenze di cui un trainer deve disporre. La formazione tecnica è indispensabile, insomma, ma da sola non può essere considerata sufficiente se si ambisce a diventare personal trainer certificati e di comprovata esperienza. Al di là della passione per gli allenamenti, è necessario essere in possesso di abilità di carattere comunicativo non indifferenti, ma a essere coinvolti sono anche gli ambiti della psicologia, dell'organizzazione aziendale, della relazione e perfino della vendita.
Il valore della professione
Ciò che più conta, al giorno d'oggi, è difendere e tutelare il valore di una professione che, sotto molti punti di vista, è quasi sotto attacco, anche perché numerosi operatori che manifestano un certo interesse a ricoprire il ruolo in realtà non hanno voglia o desiderio di approfondire le materie che esulano dagli argomenti propriamente tecnici. La completezza della preparazione, al contrario, è un presupposto da cui non si può prescindere per lo sviluppo del valore del servizio in questione, il quale è sempre direttamente proporzionale al livello di gratificazione e di soddisfazione che vengono manifestate dagli utenti che ne usufruiscono. La soddisfazione per il servizio dipende dalla soggettiva esperienza che si vive, ma anche dagli obiettivi personali del singolo.