LAVORO – Lavorare come freelance: una tendenza che oggi ha investito più di un professionista.
La crisi economica, e il cambiamento del mercato delle professioni ha spinto tante persone a provare questa nuova esperienza. E spesso ciò ha rappresentato una piacevole scoperta per molti. Questo perché il lavoro da libero professionista ha molti vantaggi: si può lavorare diventando il capo di se stesso e si possono gestire liberamente orari e clienti. Ma questa scelta, paradossalmente, aumenta i carichi di lavoro e dunque le sfide da affrontare nel quotidiano: non esistono orari, si lavora spesso tutto il giorno, e anche le vacanze e le ferie si riducono al minimo. Altre sfide portate dall’opzione freelance sono la comunicazione e la gestione dei clienti: un aspetto che non tutti hanno nel DNA, e che richiede tempo e pratica. Poi, le scadenze, che spesso aggiungono altro stress.
Come diventare un libero professionista?
Per diventare liberi professionisti di successo occorrono tempo, pazienza e soprattutto organizzazione. Gli spazi contano molto: la casa è sinonimo di comfort e di agiatezza. Dunque potrebbe distrarre un lavoratore. Ecco perché la prima regola è organizzare uno spazio dedito esclusivamente allo svolgimento della propria professione: una scrivania con una buona fonte di luce e con una sedia confortevole ed ergonomica. Poi il laptop: possibilmente dotato di un hardware e di una RAM che consenta di lavorare con i software senza problemi. E naturalmente la connessione che, oltre ad essere veloce, dovrebbe essere anche economica per ammortizzare le spese iniziali. La migliore strategia è scegliere una connessione Internet senza linea fissa, come quella proposta da Linkem. Per quanto concerne l’organizzazione del tempo, è bene creare una tabella giornaliera e organizzarsi con orari da ufficio: questo servirà anche per far comprendere ai clienti che non si è disponibili H24 e che anche il freelance ha bisogno delle sue pause.
Come avere successo come freelance?
Per un freelance è importantissimo sapere quando e dove fermarsi. Prendere troppi clienti, infatti, potrebbe portare a un carico di lavoro impossibile da gestire: il che causerebbe stress e ovviamente un calo di prestazioni. Anche se le prospettive economiche sono importanti, esagerare potrebbe essere un problema. Come già ricordato, è anche importante sapere come organizzarsi: essendo una libera professione, tutto dipende dalle routine del freelance. Non esiste una regola fissa. Comunque, è sempre meglio stabilire una tabella di marcia da rispettare e avere pronto anche un piano B. Poi, le priorità: è fondamentale dedicare le migliori energie ai migliori clienti. E le distrazioni? Da abolire: niente Facebook in orario di lavoro, e niente smartphone. Solo il client email e gli altri strumenti digitali necessari per svolgere la propria professione. Infine, l’aspetto fiscale: bisogna sempre fare i conti con il reddito, e consultare un commercialista esperto, soprattutto all’inizio quando si deve aprire la partita IVA.