FABRIANO – Con la forestazione e la manutenzione del territorio si crea occupazione. Sono 62 le persone che, grazie alla frequenza dei corsi per la qualifica di operatore forestale e utilizzo della motosega, hanno ottenuto un contratto di lavoro.
Oggi, nella sede dell’Unione Montana Esino Frasassi di Fabriano (An), si è svolta la cerimonia di chiusura dei corsi, durante il seminario “Formazione e occupazione nel settore forestale”, con la consegna degli attestati e delle certificazioni agli allievi.
Ai corsi, realizzati con bandi regionali del Fondo sociale europeo Marche fra giugno 2014 e marzo 2015, hanno partecipato in 75, fra cui una donna, persone disoccupate o inoccupate di cui il 40% straniere, in prevalenza della comunità indiana di Fabriano (An). Al termine del percorso formativo, in 62 hanno trovato occupazione, con contratto a tempo determinato di 18 mesi con la qualifica di operaio agricolo, all'interno delle cooperative locali specializzate nel settore ambientale, forestale e della difesa del suolo nelle aree rurali e montane.
L'esperienza, condotta in collaborazione fra soggetti pubblici e privati del territorio, Regione Marche, enti formativi Meccano ed Enfap, cooperative forestali Altesino, RdM e Punjab, che aderiscono al Consorzio Marche Verdi, fornisce un contributo alla definizione di politiche per lo sviluppo della montagna e la valorizzazione dell'ambiente. Quello ottenuto rappresenta un risultato di rilievo che dimostra concretamente come le attività di messa in sicurezza del territorio e di salvaguardia delle risorse naturali e del paesaggio possono costituire occasione di lavoro a vantaggio delle comunità locali, in aree, quelle interne e montane, colpite più di altre dalla crisi del comparto industriale e manifatturiero.
“Quella che vediamo qui oggi è la rappresentazione della nostra società multietnica – ha detto il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola -, che rappresenta il valore della convivialità anche in questo settore d’intervento, fondamentale per lo sviluppo della nostra area sul quale sta anche per partire il Progetto Appennino, destinato a creare occupazione e a promuovere interventi di manutenzione del territorio”.
Un intervento, quello dei nove corsi attivati, con cui, ha detto Graziano Fioretti, presidente Enfap Marche, “costruiamo concretamente il binomio formazione-politica attiva del lavoro”. Un progetto, ha ricordato Letizia Urbani, direttore Meccano, “realizzato partendo dai fabbisogni formativi delle imprese coinvolte e dell’area montana per creare delle figure professionali altamente specializzate, una sfida e un’opportunità che ci stiamo giocando tutti insieme”. Una sfida raccolta dalle cooperative forestali, “da trent’anni attive nelle Marche – ha detto Paolo Argalia, presidente del Consorzio Marche Verdi – e che credono nella formazione dei lavoratori come strumento di crescita professionale e per l’occupazione”. I contenuti del corso, teorici ma soprattutto pratici, vissuti in montagna, sono stati illustrati da Niccolò Brachetti Montorselli, D.r.e.a.m. Italia. “L’aggiornamento e la qualifica professionale sono strumenti indispensabili per riuscire ad adattarsi ai cambiamenti della nostra società – ha detto Loretta Bravi, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale -, in cui credo si debba sempre dare priorità alla persona, ai suoi affetti e alla necessità di avere un lavoro. Sul rispetto di questo possiamo costruire i progetti per la formazione, con l’uso delle risorse Ue, per la valorizzazione delle attività di forestazione su tutto il territorio marchigiano”.
La formazione professionale, è stato ricordato nel seminario, è una leva che interviene in maniera rilevante sul mercato del lavoro. Grazie ad un’attenta conoscenza del territorio, del suo fabbisogno formativo e degli strumenti offerti dal Fse, l’intervento ha permesso di rispondere con misure che hanno creato occupazione qualificata. I progetti, presentati in risposta “all’avviso pubblico per la realizzazione di interventi formativi espressamente finalizzati all’occupazione”, sono stati strutturati in una durata di 100 ore per operatori italiani e di 300 ore per operatori stranieri. Al termine dei percorsi, i partecipanti hanno conseguito specifiche attestazioni e specializzazioni, il patentino per l’uso in sicurezza della motosega e una certificazione già riconosciuta come obbligatoria da alcune regioni. Gli allievi stranieri, al termine del corso, hanno conseguito anche la certificazione linguistica L2 “Lingua italiana per stranieri” livello A2.