LAVORO – Trovare idraulici, imbianchini ed elettricisti è sempre più un’impresa. Per non parlare dei vetrai, fabbri e falegnami, ormai in via di estinzione.
Cambiano le professioni e i mestieri dell’artigianato marchigiano. Seguono l’evoluzione del tessuto sociale. Ed ecco aumentare cuochi, camerieri e ristoratori in genere, perché sempre più spesso consumiamo i nostri pranzi fuori casa. In crescita parrucchiere, estetiste, tatuatori , personal trainer, titolari di palestre e saloni di bellezza perché siamo sempre più attenti alla forma fisica e alla salute del nostro corpo. Insomma, il mondo dell’artigianato marchigiano si riduce di numero ma si rinnova, cimentandosi in nuovi mestieri, a scapito di quelli più tradizionali.
E’ stato il Centro Studi della Cna Marche a scattare una fotografia dei mestieri e delle professioni marchigiane con oltre mille iscritti tra il 2013 e il 2018. Cinque anni che nelle Marche hanno visto scomparire 6.913 partite Iva, scese da 156.372 a 149.459 con un calo del 4,4 per cento.