di Sergio Silvi
MARCHE – Occupabilità e inclusione sociale, la regione marche lancia cinque nuovi bandi che rientrano nella nuova programmazione del Fondo sociale europeo (Fse).
Si tratta di 3,3 milioni di euro per formare 560 ragazzi disoccupati e sostenere 500 famiglie con voucher socio-educativi per nidi e centri per l’infanzia. “I bandi coprono diversi ambiti e settori d’intervento – ha spiegato l’assessore al Lavoro, Loretta Bravi. – Sono stati costruiti attraverso un dialogo costante e serrato con il territorio, per condividere esigenze e calibrare le risposte necessarie. Spaziano dalle famiglie con minori a carico, al settore tessile-abbigliamento-moda-calzatura, dallo sviluppo locale alle attività teatrali, senza tralasciare lo sport come strumento di motivazione e affermazione dei giovani che non studiano e non lavorano. Un ventaglio di proposte che garantiscono tante opportunità, legando efficacemente la formazione al lavoro”.
I cinque bandi di prossima uscita (prevista entro fine ottobre-inizio novembre, due già sul Bollettino Ufficiale della Regione del 27 ottobre) vanno a integrarsi con i sei emanati l’estate scorsa, che avevano una dotazione di 21 milioni di euro per sostenere l’occupazione delle diverse fasce d’età della popolazione marchigiana. Questi ora in uscita, ha sottolineato l’assessore, “nascono da una progettualità condivisa, quindi hanno un carattere sperimentale. Sono migliorabili e integrabili in funzione delle risposte e dell’attenzione che avremo dal territorio”.
Bravi ha anche anticipato le prossime iniziative che riguarderanno l’istruzione e la formazione professionale, sempre nell’ambito del Fse: “Stiamo programmando un’altra uscita di bandi, più organica e puntuale, che riguarderà l’inserimento lavorativo delle figure professionali formate. Partiremo dalle scuole, con corsi di istruzione e formazione professionale, coinvolgendo università, istituti tecnici professionali, aziende, enti locali e parti sociali. Faremo rete incrociando eccellenze e potenzialità, in modo da impegnare le risorse su obiettivi precisi, potenziando le politiche attive di formazione e l’inserimento lavorativo, in quanto siamo convinti che l’azienda deve iniziare dalla scuola”. Il dirigente del servizio Formazione e Lavoro, Fabio Montanini, ha anticipato anche l’uscita (entro l’anno) di bandi per la formazione del “capitale umano” delle aziende in espansione: a fronte del finanziamento, totalmente regionale, di corsi di formazione, l’azienda si obbliga ad assumere il 60 per cento dei formati. Riguarderanno le attività delle aree di crisi del Piceno ed ex Merloni, oltre tutte le altre dell’intero territorio regionale.
Il primo bando Fse in uscita riguarda il “tessile-abbigliamento-moda calzatura”. Impegna 961,5 mila euro e coinvolge 270 disoccupati, con 18 corsi formativi. È nato da un monitoraggio dei fabbisogni svolto con le imprese e i sindacati per individuare i profili professionali innovativi necessari che verranno formati recuperano le maestranze fuoriuscite dal ciclo produttivo. Analogo percorso verrà successivamente proposto per le filiere “legno-mobile”, “meccanica-meccatronica-domotica-ergonomia” e “agroalimentare”.
Un secondo bando è rivolto ai giovani laureati di età fino a 35 anni; con 114 mila euro si punta a formare 15 “manager dello sviluppo locale”: figure professionali da collocare all’interno dei vari progetti di rilancio territoriale per sviluppare le opportunità degli investimenti previsti.
Il terzo avviso di prossima pubblicazione coinvolge 225 disoccupati, da formare – attraverso cinque corsi con quindici partecipanti ciascuno – nell’ambito teatrale: una realtà marchigiana capillare, con una tradizione consolidata. Il settore coinvolto è quello dello spettacolo dal vivo, con tre aree tematiche: teatrale-musicale, circense-sociale-teatrale, area tecnica. È riservato a disoccupati maggiorenni, in possesso di requisiti di studio specifici (come diploma di pianoforte, conservatorio, maestro collaboratore palcoscenico).
“Campioni del mondo” è invece l’avviso rivolto ai Neet: giovani che non studiano, non lavorano e non si formano, di età fino ai 25 anni. Per loro la Regione ha individuato, nello sport, una possibile forma di motivazione per l’apprendimento formativo didattico. Con 298 mila euro a 50 beneficiari (14 della provincia di Ancona, 13 di Macerata, 10 di Pesaro e Urbino, 9 di Ascoli Piceno, 4 di Fermo) viene proposto un percorso che valorizza la propria attitudine sportiva.
Un bando, infine, riguarda la conciliazione “famiglia-lavoro”. Un milione di euro è a disposizione di 500 famiglie “monogenitoriali” e “nucleari”, con minori a carico di età compresa tra 0-36 mesi, dove il solo genitore (nelle prime) ed entrambi (nelle seconde) risultino occupati e con ISEE non superiore a 25 mila euro. A questi nuclei familiari viene offerto un voucher di 200 euro mensili per dieci mensilità, utilizzabile per acquisire servizi (accreditati ai sensi di legge) socio-educativi per i minori a carico, come i nidi e i centri per l’infanzia.