MACERATA – L’edificio dell’ex G.I.L. di viale don Bosco è restituito alla città. L’occasione per visitarlo è sabato 1 dicembre alle ore 10 con il taglio del nastro, a cui è invitata tutta la cittadinanza.
Progettato dall’arch. Mario Ridolfi nel 1933 e inaugurato nel 1935, l’edificio rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura razionalista, unico in provincia di Macerata. Per molti anni ha svolto la funzione di sede per attività sportive, purtroppo degradandosi con il tempo. Ora il processo di rigenerazione urbana messo in atto dal Comune di Macerata, in collaborazione con l’APM – Azienda Pluriservizi Macerata, lo rinnova nella sua bellezza per una nuova funzione, diventando sede degli uffici dell’APM.
In occasione dell'inaugurazione interviene anche l’architetto Pierluigi Salvati della Soprintendenza Archeologia, Belle arti, e Paesaggio delle Marche, che ne ha curato il percorso. “Restituiamo un altro pezzo di storia della città, – afferma soddisfatto il Sindaco Romano Carancini. – È un altro passaggio importante del lavoro di rigenerazione urbana su cui abbiamo investito. Senza consumo di territorio ripartiamo dai contenitori esistenti e ridiamo nuova vita ai quartieri. Siamo grati alla collaborazione con APM con cui abbiamo attivato un percorso positivo per il bene dei cittadini”. Anche il presidente dell’APM Giorgio Piergiacomi sottolinea la sua soddisfazione: “La necessità di individuare una nuova sede per l’APM ci ha portato a ragionare con l’Amministrazione in un’ottica di investimento per il bene della città. Diamo ai cittadini servizi di qualità in un contesto di bellezza”.
Il nuovo nome dell’edificio è Palazzo Exgil: lo storico acronimo si trasforma in una nuova parola che conserva la memoria della storia novecentesca e allo stesso tempo rivela il percorso di rigenerazione urbana compiuto nel XXI secolo. “Macerata città d’arte non poteva trascurare un bene culturale di valore come l’edificio ex Gil – sottolinea Stefania Monteverde Assessore ai beni culturali. – Continuiamo a investire sui beni culturali che abbiamo ereditato perché la comunità si rafforza nella cura per i suoi beni e perché, non ultimo, contribuisce a creare lavoro”. Aggiunge l’Assessore al patrimonio Narciso Ricotta: “Oltre a questo, consegniamo la riqualificazione di un’intera zona altrettanto amata, quella del viale don Bosco che collega la stazione ferroviaria al centro della città”.
Il progetto di risanamento del Palazzo ex Gil, per un valore di 2milioni e 450 mila euro, ha riguardato interventi per il consolidamento statico, la razionalizzazione degli spazi per la destinazione a uffici. Sono poi stati eseguiti lavori di drenaggio e impermeabilizzazione, sistemazione della copertura, degli interni e degli intonaci. Sono state riportate ai colori originari le tinte, recuperati gli originali infissi in ferro e restaurate le porte anch’esse originali. Il progetto di recupero è stato coordinato dal dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Macerata, l’ingegnere Tristano Luchetti, su progetto degli architetti Luigi Pavoni e Giulia Paoloni, insieme ai geometri Emerson Breccia e Massimo Micozzi dell’ufficio Tecnico comunale.