Alcuni recenti studi hanno analizzato i benefici del limone collegati alla glicemia, il valore che misura la quantità di glucosio nel sangue: i risultati.
Chiunque in cucina ha utilizzato il limone per insaporire i propri piatti o per realizzare dei gustosi infusi o tisane. Questo agrume, oltre ad avere un gusto inconfondibile, ha una quantità innumerevole di proprietà nutritive e, dunque, benefiche al nostro corpo.
Il limone ha anche delle proprietà terapeutiche, ad esempio sono dei buoni antinfiammatori. In molti, però, si sono chiesti se utilizzando questo frutto sia utile per la glicemia. A dare la risposta a questo quesito ci ha pensato alcuni studi condotti da alcuni esperti.
Limone, il suo succo può abbassare i livelli di glicemia: gli studi degli esperti
Il limone è sicuramente uno dei frutti più venduti al mondo. Si tratta di un agrume conosciuto sin dai tempi antichi ed utilizzato sia in cucina per guarnire ricette, ma anche per scopi terapeutici per via delle sue proprietà terapeutiche, antibatteriche, disinfettanti e cicatrizzanti.
Inoltre, il limone è ricco di potassio e vitamina C, sostanze utili per reintegrare i sali minerali nel corpo ad esempio d’estate quando vi è una sudorazione maggiore rispetto alle altre stagioni. Ma pare che l’agrume in questione sia in grado di abbassare la glicemia, ossia l’indicatore che misura la concentrazione di glucosio nel sangue. Ad evidenziarlo, uno studio condotto di recente da alcuni esperti e pubblicato nel 2021 sull’European Journal of Nutrition. Nel dettaglio, come riporta la redazione di Greenme.it, gli scienziati hanno dimostrato che bere una quantità di 125 millilitri di succo di limone con acqua può portare ad una diminuzione del valore della glicemia di circa del 30%.
A sostegno di questo studio, anche un’analisi di alcuni esperti giapponesi che hanno studiato gli effetti del limone prima di magiare del riso. Gli esperti sono arrivati alla conclusione che l’acido citrico contenuto nel limone è in grado di inibire un enzima contenuto nella saliva che scompone l’amido.
Un alto valore di glicemia nel sangue può provocare lo sviluppo dell’iperglicemia, fattore che può provocare l’insorgenza di patologie come il diabete.