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Lube campione d’Italia, biancorossi eccellenza civitanovese

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michael

VOLLEY – La Lube porta Civitanova sul tetto d'italia. E al palas, esaurito come non mai è tribudio biancorosso.

Questo pomeriggio i cucinieri hanno conquistato il loro quarto scudetto della storia battendo 3 a 1 la Diatec Trentino in gara 3 della finale playoff UnipolSai (28-26, 25-20, 18-25, 25-14). Chiude la serie sul 3-0, dopo essersi aggiudicata la sfida d’apertura per 3-0 e Gara 2 al tie break.  E la vittoria del tricolore arriva a coronamento di un 2017 straordinario per Jiri Kovar e compagni (lo schiacciatore di origine ceca è stato incoronato Mvp della finale, come nel 2012), iniziato con la vittoria della Del Monte Coppa Italia a Bologna, lo scorso febbraio (anche in questo caso battuta Trento in finale), proseguita con il primato assoluto in Regular Season, fino al terzo posto nella CEV Volleyball Champions League conquistato la settimana scorsa a Roma, il secondo bronzo europeo di fila dopo quello conquistato la passata stagione a Cracovia, che dunque ha definitivamente consacrato la squadra biancorossa nell’olimpo delle migliori squadre continentali.

Dei quattro scudetti chiusi nella bacheca biancorossa, quello conquistato oggi è in assoluto il primo che la Lube ha vinto davvero in casa: la formazione di Chicco blengini ha infatti disputato tutte le sue partite casalinghe all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche, che peraltro non è mai stato violato in campionato (18 vittorie su 18). Nella precedenti occasioni, invece, la squadra cuciniera aveva sempre cambiato impianto a campionato in corso per le sue partite casalinghe.  Nel 2006, causa l’inidoneità del Palasport Fontescodella di Macerata la squadra allora allenata da Ferdinando De Giorgi fu costretta a disputare le gare casalinghe dei play off in quattro diverse città (Macerata, Ancona, Osimo e Pesaro), con la decisiva Gara 5 della finale con la Sisley Treviso che vide i cucinieri alzare il trofeo tra gli 11mila spettatori del Bpa Palas di Pesaro.  Il secondo tricolore la Lube lo ha conquistato invece nel 2012 al Forum di Assago, teatro del V-Day in cui la squadra guidata da Alberto Giuliani sconfisse Trento al tie break rimontando dallo 0-2. In quell’anno, comunque, i biancorossi disputarono le gare casalinghe dei quarti di finale a Macerata e quelle della semifinale a Osimo. Il terzo scudetto cuciniero, datato 2014, venne invece conquistato dalla Lube in Gara 4 di finale che si giocò in trasferta, a Perugia. Come due anni prima, i marchigiani giocarono le partite casalinghe dei play off a Macerata (quarti) e Osimo (semifinale e finale).

La partita

Il primo set è un equilibratissimo braccio di ferro che si conclude solo ai vantaggi, dopo che Trento si è vista annullare ben tre set point. La Cucine Lube Civitanova, che attacca col 56% contro il 41% degli ospiti (il top scorer è Sokolov con 9 punti, 67% sulle schiacciate), mette il muso davanti grazie al muro di un sontuoso Kovar (7 punti, 100% in attacco e 3 blocchi vincenti) su Stokr (27-26), e nell’azione successiva è un fallo di invasione a rete rilevato ad Urnaut che regala ai biancorossi il definitivo 28-26. 

Nel secondo parziale l’accelerata vincente è ancora dei padroni di casa, e arriva col servizio di Juantorena dopo che la Diatec era riuscita a ritrovare la parità a quota 8, ricucendo dal 3-6. Con l’italo-cubano sulla linea dei nove metri la formazione marchigiana trova il punto dell’11-9 con Sokolov, che capitalizza una strepitosa difesa a una mano di Grebennikov sull’attacco di Stokr, quindi anche il 12-9 con il successivo contrattacco di Stankovic. La Cucine Lube scrive il suo massimo vantaggio sul 18-14, che arriva con una battuta vincente dell’ottimo Christenson. Il buon gap non basta a scoraggiare Trento, che appoggiandosi soprattutto sulla buona vena di Lanza (7 punti, 67% in attacco e 1 muro)risale fino al 20-21. A ristabilire le distanze, e stavolta in maniera decisiva per la squadra di Blengini, dopo il cambio palla guadagnato grazie ad un errore al servizio di Urnaut, è un muro vincente di Juantorena su Giannelli (24-20, per Osmany 7 punti con il 60% di efficacia in attacco). Chiude poi le ostilità sul 25-20 l’ace di un super Kovar (75% in attacco nel set), confermato dal video check.

Nel terzo parziale Blengini sostituisce Candellaro con Cester, e sul 10-10 cambio al centro anche per Lorenzetti che avvicenda Van De Voorde con Daniele Mazzone. Si continua a giocare sul filo del perfetto equilibrio, almeno fino al muro di Christenson su Lanza che vale il 17-15. Il martello dei trentini si riscatta però subito dopo firmando i due ace di fila che portano avanti la Diatec sul 18-17. Poi 19-17 per gli ospiti con muro di Solé su Sokolov, quindi 22-18 dopo due errori consecutivi in attacco da parte di Kovar. Blengini lo sostituisce con Kaliberda, inserendo anche Candellaro al posto di Stankovic per rispettare la regola degli stranieri in campo. Ma il parziale è ormai avviato sul binario di Trento, che trascinata da Lanza e Urnaut chiude 25-18 dopo un parziale addirittura di 10-1 a proprio favore.

Gara riaperta, ma per poco: il quarto parziale è infatti un monologo della Cucine Lube, che su un insidiosissimo turno al servizio di Kovar scappa fino all’11-6, con i muri di Sokolov e Cester su Urnaut, un contrattacco di Sokolov ed una magia di Christenson che beffa la prima linea trentina con un tocco di seconda intenzione. E’ la fuga decisiva, che per vale il quarto scudetto per la società cuciniera.

Il tabellino

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 23, Candellaro 1, Pesaresi, Kaliberda, Juantorena 20, Casadei n.e., Stankovic 4, Kovar 15, Christenson 3, Cester 4, Grebennikov (L), Corvetta n.e., Cebulj 1. All. Blengini.

DIATEC TRENTINO: Nelli, Burgsthaler n.e., Antonov 1, Mazzone T., Blasi n.e., Chiappa n.e., Giannelli 1, Lanza 20, Solé 8, Van De Voorde 6, Colaci (L), Stokr 7, Urnaut 12, Mazzone D.. All. Lorenzetti.

ARBITRI: Cesare (RM) – Pasquali (AP).

PARZIALI: 28-26 (34’), 25-20 (33’), 18-25 (24’), 25-14 (22’).

NOTE: Spettatori 4151, incasso 55.807 Euro. Lube bs 17, ace 6, muri 14, ricezione 48% (22% prf), attacco 55%, errori 8. Diatec bs 17, ace 7, muri 6, ricezione 54% (19% prf), attacco 43%, errori 9.

 

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