MACERATA – Una stagione lirica all’insegna della femminilità.
Per la prima volta sul podio dei tre titoli in cartellone allo Sferisterio salgono tre donne – Julia Jones, Eun Sun Kim e Speranza Scappucci – mentre in città, il Macerata Opera Festival ha realizzato una serie di progetti speciali che intendono raccontare la lirica al femminile.
A partire dall’incontro inaugurale della stagione, le attività sono state presentate questa mattina dal presidente e dal vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini e Antonio Pettinari, dal direttore artistico Francesco Micheli, dalla responsabile dei progetti speciali Patrizia Sughi e dalla rappresentante della Camera di Commercio di Macerata Lorenza Natali. “Dopo lo scenografo Dante Ferretti e l’architetto Massimiliano Fuksas, Macerata ospita un’altra grande personalità della società contemporanea: Lucia Annibali – dichiara Carancini”.
Annibali il 17 luglio porta il suo contributo, testimoniando come è riuscita a trasformare il dolore in potenza e a diventare il simbolo della lotta alla violenza contro le donne. “È questo uno dei tanti racconti che caratterizzano la Cinquantesima stagione lirica maceratese – dice Micheli – raccolti nel progetto social #donneallopera, che vede la collaborazione degli attori del territorio e che si sta completando. Un percorso parallelo al Festival che affianca alle serate di spettacolo numerosi eventi”. Tante donne, oltre alle protagoniste del tradizionale format degli Aperitivi Culturali di Sferisterio Cultura (che saranno presentati insieme al Festival OFF), si danno appuntamento in città per creare attenzione intorno al Festival e al territorio, portando il loro valore in termini di contemporaneità come figure di riferimento del nostro tempo. Blogger, scrittrici, ricercatrici che, con la loro presenza, dichiarano apertamente l’empatia con le tre interpreti delle opere in programma – Aida, Fiorenza Cedolins, Tosca, Susanna Branchini e Violetta della Traviata, Jessica Nuccio -– . Hanno già confermato la loro partecipazione le scrittrici Gaia Servadio per Aida si racconta e Grazia Verasani per Violetta Valery si racconta. Le due autrici – grazie a un accordo con Librerie LaFeltrinelli – partecipano al Festival e dedicano un racconto inedito alle due eroine Aida e Violetta Valery. A Cristina Babino, curatrice del libro Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche, viene affidata la presentazione di Tosca. Dal mondo della ricerca scientifica è presente la giovane astrofisica Marta Burglay che parla di stelle in occasione della prima di Tosca. Ospite, per il lifestyle, la scrittrice e sommelier Adua Villa per un dopo opera dedicato al brindisi per la prima de La Traviata. Le protagoniste partecipano al contest #donneallopera, una campagna selfie di video e foto dedicata alla donna contemporanea e pensata per diffondere contenuti legati al valore della donna in ogni settore. Il progetto, che parte proprio oggi, ha un sito dedicato all’indirizzo donneallopera.sferisterio.it ed è concepito su tre domande: chi sei e cosa fai? Cosa chiedi per la donna di oggi? Chi è per te la donna contemporanea? Le risposte sono il messaggio che tutte le donne possono condividere. “Anche impegno sociale in questo progetto – afferma Sughi – la Cedolins sarà la testimonial della campagna, dal nome Aida, realizzata dallo Sferisterio e ActionAid per le donne etiopi”. Inoltre, il tema “L’Opera è donna” ha suggerito al Comitato Imprenditoria Femminile la realizzazione di alcune iniziative da attuare con la collaborazione diretta dell’Associazione Arena Sferisterio, della Camera di Commercio di Macerata, della Ex.it e della Civica Enoteca Maceratese, e indiretta del Comune e della Provincia di Macerata. Anche la protagonista del progetto “Genius loci” del Macerata Opera Festival è una donna. Dopo la memorabile serata omaggio a Beniamino Gigli, quest’anno viene celebrato il soprano di Montecosaro, Anita Cerquetti, ritenuta, da numerose fonti autorevoli, la più grande voce verdiana del Novecento. Il concerto è in programma allo Sferisterio giovedì 7 agosto e i biglietti hanno prezzi popolari, già acquistabili: 5 euro per il loggione, 10 e 15 per i settori A e B, 25 per quello centrale, 35 per le centralissime e 50 euro per le poltronissime. Non si può parlare di #donneallopera senza pensare infine al world sponsor Giovanni Fabiani, la cui scarpa è l’emblema della femminilità.