Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha fatto il punto sulla pandemia e sui nuovi provvedimenti che entreranno in vigore da domani con le Marche in zona arancione.
Il “fil rouge” del discorso sta nella preoccupazione di una “terza ondata”, passando per una critica ai continui cambi di rotta e di Dpcm repentini da parte del Governo, fino ad arrivare all’esasperazione dei marchigiani e delle categorie più colpite dalla crisi
Serve oggettività, afferma Acquaroli. C’è una perplessità di fondo da parte del Governatore marchigiano, legata al fatto che “la nostra regione ormai ha un indice Rt sotto a 1 da un mese e mezzo, abbiamo avuto parecchi casi nella prima settimana dell’anno ma in questa settimana, i contagi stanno scendendo”. La curva, dunque, sta rallentando nonostante l’aumento dopo le festività. Il problema è l’aumento dei ricoveri che ha determinato l’indice alto di rischio per la Regione Marche. Ma anche tale dato ad oggi sembra essersi stabilizzato e lascia ben sperare. “Non vogliamo creare tensioni con il Governo, vogliamo solo presentare la situazione come è realmente e sembra che la curva si sta stabilizzando, delineando un miglioramento” – ha dichiarato Acquaroli.
Poi il discorso scuola. “La decisione di posticipare apertura è stata presa nei giorni in cui i casi sintomatici superavano 700 positivi giornalieri con 70 sintomatici al giorno. Se rimaniamo prossima settima con Rt sotto a 1, potremo pensare ad un provvedimento che anticipi rientro al 50% per le superiori. Dobbiamo verificare però giorno dopo giorno la situazione. Questo ho provato a chiedere al Governo centrale”. Il trasporto pubblico è stato migliorato ed è pronto per una possibile riapertura, ciò che preoccupa è la “rimessa nelle piazze di ragazzi e famiglie che accompagnano gli studenti pressi gli istituti scolastici”.
“Nei numeri trasmessi dal Ministero non si legge che nei prossimi giorni il numero dei posti in Terapia Intensivaaumenterà di 17 unità, o che la maggior parte dei ricoveri non avviene per pazienti positivi al Covid ma anche per asintomatici che sono nelle strutture per altre patologie. Per questo credo che le Istituzione dovrebbero collaborare per uno stesso obiettivo. Serve uno scambio di informazioni tra Istituzioni. I numeri andrebbero letti a ragion veduta”.
Acquaroli auspica un atteggiamento diverso da parte del Governo, “perchè davanti alla sicurezza e salute dei cittadini c’è apprensione ma c’è anche per la crisi economica e tenuta sociale. Questo dovrebbe muovere le disposizioni. – continua il Governato – Serve attenzione per le categorie più colpite dalla pandemia. C’è bisogno di ristori tempestivi e sostegno reale“.
Il Governatore ha concluso anticipando che nei prossimi giorni convocherà una riunione con i parlamentari marchigiani sulla situazione degli imprenditori della regione. “Non sottovalutiamo l’epidemia ma dobbiamo guardare il risvolto sul lavoro, sull’economia e sulla tenuta sociale delle Marche. L’esasperazione e la preoccupazione dei cittadini, possiamo solo portarle al Governo centrale sperando che ne tenga conto”.