MARCHE – Le Marche si confermano per il secondo anno consecutivo la regione italiana più amata dai turisti in camper.
Lo evidenzia una ricerca del CISET – Università Ca’ Foscari (Osservatorio sul turismo in libertà) illustrata in un convegno nel corso del Salone del Camper, svoltosi a Parma il 19 settembre. L’indagine nazionale, che fotografa la situazione del turismo in libertà nelle varie regioni, sottolinea che negli ultimi anni “sono le Marche la regione più virtuosa e che evidenzia la maggiore capacità di attrazione oltre che di sensibilità verso il turismo in libertà” seguita da Piemonte , Puglia e Veneto.
“Un dato di cui essere orgogliosi – commenta l’assessore al Turismo- Cultura , Moreno Pieroni – se si pensa che il turismo in aree di sosta genera il 38% del fatturato totale del turismo in libertà, rappresentando un segmento in costante crescita negli ultimi anni per flussi turistici sia dall’Italia che dall’estero. Le Marche si posizionano così al primo posto con indicatori molto elevati di gradimento sia in termini di attrattività, sia di specializzazione sull’offerta attrezzata sia per la qualità delle aree di sosta. Un primato che intendiamo confermare e che stiamo promuovendo anche attraverso la comunicazione . Per questo stiamo organizzando “press tour” in camper per giornalisti di prestigiose riviste specializzate italiane ed europee che hanno chiesto di conoscere e segnalare questo aspetto della nostra offerta turistica".
Attualmente le Marche contano 111 aree di sosta camper, di cui 24 di eccellenza: 27 in provincia di Pesaro-Urbino; 21 ad Ancona; 40 a Macerata, 13 a Fermo e 10 ad Ascoli Piceno. In tre anni l’incremento in termini di qualità e di quantità è stato costante : nel 2012 erano 84 in totale di cui 17 di eccellenza. La crescita numerica è stata accompagnata da un cambiamento nelle esigenze dei turisti, adeguando così il miglioramento delle condizioni di accoglienza per un turismo che è alla ricerca di un sempre maggiore contatto con il territorio e con il paesaggio non solo durante l’itinerario ma anche nei periodi di sosta.