MARCHE â Cresce la produzione di birra artigianale nelle Marche, con una trentina di microbirrifici sorti sul territorio che puntano a soddisfare i circa 50mila marchigiani appassionati che bevono âbiondeâ e ârosseâ tutti i giorni.
Ad affermarlo è unâanalisi della Coldiretti regionale in occasione dellâincontro promosso a Roma dal Corpo forestale dello Stato dal titolo âMicroMaxi, i mille volti della birraâ. Secondo unâanalisi Coldiretti sui dati Istat, consuma birra quasi un marchigiano su due sopra gli 11 anni (46,3 per cento), circa 600mila persone, ma con un 3,2 per cento di appassionati (quasi 50mila) sulla cui tavola il boccale non manca mai.
Un trend che ha trainato il boom dei microbirrifici, che oggi producono oltre un centinaio di tipi di "bionde", "rosse" e "scure", con la nascita di esperienze di filiera corta costruite con lâimpiego dellâorzo aziendale in un contesto produttivo a ciclo chiuso garantito dallo stesso agricoltore. Al tempo stesso, parallelamente alla birra âclassicaâ sono sorte esperienze legate ad altri tipi di specialitĂ del territorio, come la birra alle visciole o la birra al miele.
La nostra regione, tra lâaltro, ricorda Coldiretti, è la quinta in Italia per produzione di orzo, con un raccolto che nel 2014 è stato di 683mila quintali. Ma, se si considerano i dati nazionali, la produzione artigianale traina anche lâexport Made in Italy con le spedizioni di birra italiana allâestero che sono aumentate del 13 per cento in quantitĂ nel corso del 2014 rispetto allâanno precedente, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi ai primi dieci mesi. Oltre la metĂ della birra italiana esportata allâestero è diretta nel Regno unito dove nei pub, precisa la Coldiretti, si diffonde la presenza delle produzioni artigianali nostrane. In questa situazione di grande dinamicitĂ , a supporto della trasparenza dellâinformazione dei consumatori, è però necessario qualificare le produzioni nazionali con lâindicazione obbligatoria in etichetta dellâorigine, per evitare che vengano spacciati come Made in Italy produzioni straniere.