Un giovane operaio di 30 anni è rimasto vittima di un incidente sul lavoro durante la notte scorsa a Mariano del Friuli, in provincia di Gorizia. Sul posto i soccorsi ed i carabinieri.
La scorsa notte a Mariano del Friuli, in Provincia di Gorizia, un operaio di 30 anni ha perso la vita mentre lavorava all’interno di un capannone di un’azienda che produce alluminio. Da quanto ricostruito, il giovane stava utilizzando un macchinario quando improvvisamente è rimasto schiacciato.
Un collega, che ha assistito al drammatico incidente, ha subito chiamato i soccorsi. All’arrivo del personale medico del 118, però, per la vittima era ormai troppo tardi: ai sanitari non è rimasto altro che dichiararne la morte. Le forze dell’ordine stanno ora conducendo tutte le indagini per determinare l’esatta dinamica dei fatti.
Mariano del Friuli, schiacciato da un macchinario durante il turno di notte: morto operaio 30enne
Nicholas Nanut, operaio 30enne residente a Cormons (Gorizia), è la vittima dell’incidente verificatosi la scorsa notte, tra lunedì 22 e martedì 23 maggio, all’interno della Aps Arosio Extrusion, azienda che si occupa della produzione di alluminio con sede a Mariano del Friuli.
Il 30enne, durante il turno di notte, secondo le prime ricostruzioni, come riporta la redazione de Il Messaggero Veneto, stava lavorando con un macchinario, quando, per cause ancora da determinare, è rimasto schiacciato. Tutto sotto gli occhi del collega con cui si trovava che ha subito contattato il numero unico per le emergenze.
Presso il capannone è stata inviata un’equipe medica del 118 e, considerata la gravità della situazione anche l’elisoccorso per un eventuale trasporto d’urgenza in ospedale. I sanitari, giunti sul posto insieme ad una squadra dei vigili del fuoco, però non hanno potuto far nulla per il 30enne, di cui è stato possibile solo dichiararne la morte per le gravi lesioni riportate nell’incidente.
Il compito di ricostruire le fasi e le cause della tragedia è stato affidato ai carabinieri della Compagnia di Gradisca d’Isonzo che hanno provveduto agli accertamenti. Il capannone, scrivono i colleghi della redazione de Il Messaggero Veneto, è stato posto sotto sequestro e la produzione della ditta fermata.