Previsioni meteo per l’Italia: cosa cambia dai prossimi giorni, temperature in aumento e nuovi bollettini qualcuno finisce al pronto soccorso.
Nuova ondata di caldo in arrivo è stato registrato un incremento delle temperature già negli ultimi giorni. Molti italiani infatti sono finiti al pronto soccorso, secondo la federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere si sarebbe registrato un aumento di circa il 30%.
Molti ospedali si stanno trovando impreparati all’emergenza che riguarda i malori dovuti al caldo e alle alte temperature. Per essere più pronti stanno cercando di potenziare vari servizi così da poter accogliere un maggior numero di pazienti.
Negli ultimi giorni infatti gli operatori del pronto soccorso sono stati messi a dura prova soprattutto in alcune zone e nonostante ciò hanno cercato di rispondere con efficienza al problema.
Con il caldo e le forti temperature è bene seguire alcune accortezze ed evitare di finire al pronto soccorso, è possibile infatti prevenire determinati problemi in maniera intelligente.
Tra le cose fondamentali per i soggetti più a rischio da tenere a mente c’è sicuramente quella di non uscire nelle ore più calde, di mettere un cappello se si fa una passeggiata abbastanza lunga. Bisogna poi cercare di idratarsi molto durante la giornata e di portare con sé sempre dell’acqua per bere.
È consigliato inoltre anche applicare la crema solare nelle zone esposte ai raggi del sole anche se stiamo camminando infatti è possibile scottarsi. Per quanto riguarda gli indumenti da indossare sarebbe da prediligere capi di colore bianco o comunque chiari, di materiali leggeri e non eccessivamente aderenti. Oggi e domani è stata data l’allerta di bollino rosso a svariate città italiane, infatti i posti più a rischio secondo il ministero della salute sarebbero Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Frosinone.
In queste zone è stata data l’allerta per mercoledì 26 luglio infatti secondo le previsioni ci sarà un drastico aumento delle temperature che potrebbe mettere a rischio i soggetti più deboli e dunque è consigliato non uscire nelle ore più calde della giornata.