L’indimenticabile “Marty” di Ritorno al Futuro, rivela il momento in cui decise di abbandonare il mondo del cinema
Ricordiamo tutti Michael J. Fox, il protagonista di un cult del cinema degli anni ’80 come Ritorno al Futuro, la trilogia, che ha coinvolto intere generazioni, grazie alle avventure del personaggio da lui interpretato Marty, in compagnia dell’amico dottore Emmett Brown di Cristopher LLoyd.
Gente che durante gli anni ha conservato cimeli, ha comprato sui siti on line vestiti simili a quello di Marty, collezionato modellini dell’auto la famosa DeLorean che portava nel tempo i protagonisti. Come sappiamo purtroppo Michael J.Fox ha una brutta malattia, il morbo di Parkinson, che ha limitato la sua carriera cinematografica.
Michael J.Fox: “Ecco perché mi sono ritirato dal cinema”
Michael J.Fox, ha cominciato ad avvertire i primi sintomi del morbo di Parkinson, intorno al 1990, come ha già affermato in tante interviste che ha tenuto con giornalisti, programmi tv e premiazioni in cui è sempre stato presente. Recentemente Michael ha affermato che appena saputa la diagnosi, ha cominciato a bere: “Fu una brutta notizia per me. Capii che la mia carriera sarebbe cambiata. Cominciai a diventare un alcolizzato”.
Purtroppo Michael cadde anche nel tunnel della droga, assumendo delle pillole di dopamina, proprio per iniziare a nascondere quei fastidiosi sintomi di questa malattia che cominciava ad invaderlo.
Adesso, fa anche il critico cinematografico, e ammette che la sua “depressione cinematografica” ebbe inizio dopo aver visto la scena di un film particolare: “In una scenda del film di Quentin Tarantino Once Upon a Time in Hollywood, il personaggio di Leonardo di Caprio, ad un certo punto non ricorda più le battute. E quella scena è stata un duro colpo per me. Come se ci fossi io davanti allo specchio. Per questo ho deciso di ritirarmi.”
Intanto, i fan di Michael, sono in attesa del documentario ufficiale sulla vita dell’eroe di Ritorno al Futuro, che parla dell’inizio della sua carriera, anche in film più drammatici, come “Vittime di Guerra” ambientato in Vietnam con Sean Penn.
E parlerà anche di come trascorre la sua vita con questa malattia che ne ha limitato le capacità interpretative, ma non il coinvolgente entusiasmo e la simpatia di un ragazzo che ha trascinato ed entusiasmato tutti con una pellicola indimenticabile.