ECONOMIA – Per investire sui mercati i trader aprono e chiudono le posizioni, in acquisto ed in vendita, su prodotti e su strumenti finanziari che possono essere di ogni tipo e di ogni livello di rischio.
Per esempio, è possibile investire in titoli di Stato, in obbligazioni societarie, in azioni ed anche in criptovalute ed in derivati.
A quest'ultima classe appartengono i Contratti per Differenza che sono semplicemente noti con la sigla CFD, e che sono degli strumenti finanziari derivati. Nel dettaglio, con posizioni long o short sui CFD, ovverosia al rialzo o al ribasso, l'investitore punta a trarre vantaggio dall'aumento o dalla diminuzione dei prezzi di un'attività finanziaria sottostante che può essere anche una tra quelle sopra indicate, ovverosia un'azione, una criptovaluta, ma anche un indice azionario oppure una materia prima come l'oro ed il petrolio.
Come tutti gli strumenti finanziari il cui andamento dipende dall'oscillazione dei prezzi di un altro titolo, il sottostante appunto, i CFD sono strumenti finanziari non solo derivati, ma anche di natura speculativa e quindi dal potenziale alto rischio. Detto questo, anche per i CFD, come per gli altri strumenti finanziari, la negoziazione è possibile solo attraverso l'accesso ad una piattaforma di negoziazione online.
Al riguardo i migliori broker cfd sono quelli che, oltre ad operare in Italia legalmente in quanto sono in possesso di licenza Consob, mettono a disposizione dei trader delle piattaforme di negoziazione sicure ed efficienti, e quelli che, nello stesso tempo, offrono pure strumenti e servizi di formazione gratuita per gli investitori in erba dato che, come sopra detto, investire in CFD comporta dei rischi di mercato elevati.
Al giorno d'oggi, anche in Italia, per il trading online in CFD è possibile scegliere tra tanti broker sul web con cui poter aprire un conto investimenti, e con la possibilità quasi sempre di poter attivare il rapporto con un versamento minimo di poche centinaia di euro non solo attraverso il bonifico da un conto corrente bancario di appoggio, ma anche semplicemente muniti di una carta di credito.
I contract for difference sono nati nei primi anni '90 a Londra per poi arrivare pure in Italia ed in altri Paesi europei andando così ad incrementare il paniere degli strumenti finanziari derivati su cui poter investire a patto di avere un adeguato profilo di rischio. Fin dalla nascita, non a caso, i CFD, in qualità di strumenti finanziari speculativi, sono stati inizialmente utilizzati dagli investitori istituzionali, e dagli hedge funds, ovverosia dai fondi speculativi, come prodotto di copertura sull'esposizione azionaria al London Stock Market.
Tra i Paesi del mondo dove i CFD non sono negoziabili spicca l'America dove il divieto è frutto delle restrizioni che sono state fissate ed imposte dalla US Securities and Exchange Commission, la 'Consob' americana, sugli strumenti finanziari che vengono tradati e quotati sui mercati non regolamentati, ovverosia quelli over the counter (OTC).