Tra due giorni è Pasqua, ed oltre alle uova da comprare e cucinare, c’è un altro tipico dolce: la colomba. Vediamo quale scegliere
Mancano due giorni alla Pasqua di Resurrezione ed i supermercati sono pieni da un bel po’ dei prodotti tipici di questa festa cristiana venerata in tutto il mondo. Ogni appuntamento, come quello del Natale ha un suo piatto tipico da cucinare, ed anche Pasqua in ogni regione italiana è piena di grandi piatti e dolci.
Tra due giorni, quindi ci siederemo tutti a tavola e gusteremo i nostri piatti. Ma tra i dolci tipici pasquali, non può mancare la colomba. Quali sono le migliori da comprare?
Se a Natale, ci sono il pandoro ed il panettone, che riempiono negozi di alimentari, pasticcerie e supermercati, a Pasqua, oltre alle uova c’è l’immancabile colomba. Simbolo di pace e amore, proprio per la sua forma di colomba, simbolo di vita eterna. È la libertà, che avviene con la resurrezione di Cristo.
È arrivato quindi il momento di comprare la colomba, oppure di regalarne a qualche parente o amico, per mostrare affetto e buon augurio. È consigliabile seguire le indicazioni del sito in cui sono presenti prezzi, qualità e scadenze dei prodotti che intendiamo acquistare.
La pagina di Altroconsumo, effettua dei veri e propri test, per proporre poi ai clienti ed alle persone, quali sono quelli migliori. E non potevano mancare quelli per le colombe pasquali. Infatti su una base di circa 30 supermercati si è riscontrato l’aumento del prezzo dei prodotti di circa il 37%.
Ma quali dovremo scegliere? Fondamentale, controllare con quale tipo di farina sono cucinate queste colombe. Infatti sarebbe meglio scegliere quelle di tipo “00” o “0”.
Poi, è importante valutare lo zucchero, contenuto nelle colombe e quanto grasso è contenuto al suo interno. C’è una precisa percentuale da controllare, del 16% di burro.
Attenzione anche alle uova, che devono appartenere alla categoria A e non devono assolutamente superare il 4% dell’impasto.
E per quanto riguarda il lievito? Siccome la colomba è un prodotto che viene cotto all’interno di un forno lievitato, la percentuale di lievito naturale o madre non deve essere maggiore dell’1%.