CALCIO – Sabato mattina al Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo “L. Cambi” di Falconara si è svolto l'incontro dal titolo “Mondo calcio: strumento di educazione e formazione”.
Tra i relatori il Prof. Floriano Marziali docente del settore tecnico Coverciano e Coordinatore del Settore Giovanile e Scolastico della Figc Marche e l’ospite d’eccezione l’allenatore e Presidente dell’Aiac Nazionale Renzo Ulivieri.
Ad aprire l’incontro e a portare il saluto della Lega Nazionale Dilettanti è stato Paolo Cellini, Presidente marchigiano della LND: “Nelle Marche ci sono 600 società di calcio e oltre mille squadre, è una realtà sociale straordinaria. Questo incontro di oggi vuole mettere in risalto questo. Il nostro impegno deve essere condiviso dalle istituzioni e anche dalle scuole, quindi siamo contenti che si sta imboccando una strada diversa. Vi invito a cercare e far vostri i veri valori sani dello sport e per farlo dovrete essere persone normali. In questo mondo del calcio essere normale ti fa sembrare una persona straordinaria”.
Il tema principale del convegno è stato l’importanza dei valori educativi dello sport e del calcio in particolare: la solidarietà, la disciplina, l’impegno, la partecipazione e la cooperazione. I ragazzi hanno seguito i vari interventi in modo attento e coinvolto, ponendo domande e ascoltando con interesse.
Molto interessanti i numerosi spunti di riflessione nell’intervento di Floriano Marziali: “Quando parliamo di formazione ed educazione non possiamo essere banali e tutto dipende da come facciamo vivere le esperienze sportive ai ragazzi. Quindi dipende molto dagli adulti e il ruolo di scuole, insegnanti, allenatori e famiglie è molto importante. Se lo sport viene fatto vivere ai giovani in maniera positiva, allora sarà un momento di crescita. Inoltre, bisogna pensare che l’avversario è una necessità, se non ci fosse non potrei crescere e migliorare. Ma non va visto come un nemico da combattere. Dobbiamo tornare a rendere protagonisti i ragazzi. Mi rivolgo a noi adulti: cerchiamo di spegnere la luce su di noi e puntare i riflettori sui giovani, perché il calcio e lo sport in generale è educazione alla salute, prevenzione e anche educazione alla legalità”.
Da sottolineare anche un altro passaggio che aiuta bene a comprendere la bellezza e l’importanza del calcio nella vita: “Troppo spesso il sistema e gli adulti cercano di rendere il calcio una cosa complessa e scientifica, dimenticando che si tratta di un gioco. Ed è questo il bello, perché il calcio in particolare è imprevedibile e intervengono aspetti esterni che vanno dalla buca, al terreno scivoloso al vento. Poi c’è anche l’errore che non va visto in maniera drammatica. L’errore rende diversa la prestazione e quindi interessante ed è il momento di apprendimento maggiore per i ragazzi. Non bisogna trovare alibi quando si sbaglia, perché il campione è proprio quello che riesce ad elaborare personalmente l’errore pe migliorarsi”.
Infine il concetto sulla vittoria, uno degli aspetti più significativi del calcio: “Il risultato può essere negativo o positivo e fa parte del gioco, ma quello che rimarrà dentro sono le esperienze fatte e non i numeri. La vera vittoria è saper fare oggi qualcosa in più rispetto a quello che sapevo fare ieri”.
Significativo è stato il discorso di mister Renzo Ulivieri (storico ex allenatore in serie A di squadre blasonate come Fiorentina, Bologna, Torino e Sampdoria tre le tante) che con passione ed energia ha spronato gli studenti ad essere affamati di sapere, a chiedersi sempre “il perché” di ciò che li circonda. “Il calcio ha una valenza sociale maggiore rispetto agli altri sport perché non esclude nessuno – ha detto –. Il calcio è espressione di libertà e creatività. Spesso sulle tribune degli stadi vediamo comportamenti sbagliati, quindi i veri valori del calcio dobbiamo noi per primi riportarli alla luce. Questi valori di lealtà, solidarietà e passione vanno però cercati dentro noi stessi, perché se non li abbiamo dentro non li troveremo altrove. Voglio dire a questi ragazzi di non essere mansueti. Siate intellettualmente irrequieti. Armatevi di conoscenza, perché la conoscenza vi renderà persone migliori e capaci”.
A moderare l’incontro è stato il Presidente dell’Aiac Ancona Gianluca Dottori, presente anche il Consigliere Nazionale dell’Aiac Marcello Mancini che ha portato il saluto dell’associazione.