MACERATA – Un aiuto agli studenti dellla scuola del Comune di Valfornace – Pievebovigliana – Fiordimonte grazie ai fondi raccolti durante il concerto “Musica di ricostruzione”, organizzato dal Consiglio degli Studenti dell’Università di Macerata, in occasione dell'Unifestival 2017.
Oggi, con la somma di mille euro, sono state acquistate ventidue chitarre per i bambini della Scuola “Mons. Paoletti”. Per gli acquisti, i rappresentanti degli studenti si sono affidati alla Eko, storicamente la prima azienda italiana ed europea produttrice di chitarre, oggi, una delle più importanti e dinamiche aziende nel panorama degli strumenti musicali, sia in Italia che all'estero, con sede operativa a Montelupone, la quale ha sposato il progetto donando anche parte del materiale necessario, oltre a quello acquistato, con accessori musicali di supporto. Il 7 giugno il Consiglio degli Studenti incontrerà gli alunni dell'Istituto Comprensivo “Mons. Paoletti” per ufficializzare la consegna delle chitarre in una giornata di festa e di condivisione, con la presenza del dirigente scolastico, del sindaco del Comune di Valfornace, del rettore dell’Università di Macerata e dei dirigenti della Eko.
“Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi – dice a nome di tutti la presidente del Consiglio degli studenti Rebecca Marconi – rendendo questo progetto possibile! Grazie all'Unifestival per averci dato l'opportunità di organizzare il concerto per la raccolta fondi, ai direttori artistici Riccardo Di Sipio e Alessandro Marini per l'aiuto prezioso e la professionalità. Grazie anche a Marco Cecchetti per aver accolto l'evento nel proprio locale, Terminal, e a tutti i fantastici ospiti per averci regalato la loro musica a scopo solidale: Bunna, Villa Ada Crew, Don Diegoh & ICD One, Kiave & Gheesa, Ganji Killah, Warsavia, Always Loving Jah, Rastaskull, John Laydon. Grazie alla Eko perché è una garanzia, per la disponibilità e la solidarietà dimostrata. Grazie a tutti! Siamo solo studenti, ma dal cuore grande e il nostro impegno non si ferma qui”.