Neanche il presidente del Napoli sta più nella pelle per questo Scudetto che sta per entrare nella bacheca della società partenopea
Ieri pomeriggio, dopo quasi due giorni di decisioni, tra prefetto, questura, sindaco e De Laurentiis collegato da Roma, finalmente si è presa la decisione di disputare la partita tra Napoli e Salernitana alle ore 15 di domenica 30 aprile allo stadio Maradona. Il Comune di Napoli, ha anche emesso un comunicato, in cui vieta l’utilizzo di auto e mezzi in quasi tutta la città.
Città pronta a festeggiare, ma attenzione, al Napoli serve lo stop della Lazio, altrimenti se i biancocelesti espugnassero Milano, gli azzurri dovranno ancora aspettare alla partita di giovedì ad Udine. Un piccolo rischio, quindi c’è ancora.
De Laurentiis: “Festeggiare al Maradona”
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha raccolto il Napoli dalle macerie, nel 2004. Quasi 20 anni fa, sollevandolo dal fallimenti, versando la grande cifra di 31 milioni di euro. Tra critiche, minacce, lui ha sempre avuto il suo fermo pensiero. Non spendere tanto, per non portare il bilancio in rosso.
E sta avendo ragione. I tanti critici di questa estate festeggeranno, con un po’ di rancore? Ieri De Laurentiis in diretta ha espresso questo suo pensiero: “È bellissimo vedere la città di Napoli addobbata a festa. Si vede sui volti della gente quella felicità che si aspettava da anni. Ai napoletani piace sempre festeggiare, ma bisogna farlo totalmente in sicurezza e civiltà”.
Poi De Laurentiis, lancia una frecciatina anche di qualche stagione fa, quando di furono alcune polemiche: “I nostri cittadini aspettano già da anni questo terzo Scudetto. Dimostriamo che la nostra città può festeggiare in modo civile tranquillo”.
A quanto pare, il presidente azzurro, sta già organizzando una maxi festa allo stadio Maradona a fine stagione, con ospiti e spettacoli. Grande soddisfazione per il produttore cinematografico, che si prende una bella rivincita contro i suoi tanti detrattori, tra tifosi e giornalisti regionali.
Critiche intanto, per il cambio improvviso dell’orario della partita, da parte di tifosi del Napoli di altre regioni, che avevano prenotato alberghi per soli 2 giorni e adesso non sanno più come restare in città. Biglietti persi e probabilmente non potranno vedere la partita.
Dopo 33 anni, Napoli è pronta a festeggiare, città piena di turisti che vestono d’azzurro.