Napoli ieri non attendeva altro che il ritorno al Maradona della propria squadra che ha dominato in Serie A, grande festa allo stadio
Una festa d’altri tempi quella che s’è vista ieri allo stadio di Napoli, il Diego Armando Maradona dopo la partita tra Napoli e Fiorentina. Gara che poteva non significare niente, invece i viola nel primo tempo hanno tenuto il pallino del gioco, creando difficoltà agli azzurri che sono scesi in campo con qualche riserva per far riposare un po’ i titolari.
Il risultato finale di 1-0, con rigore segnato da Victor Osimhen che vuol giustamente vincere la classifica dei cannonieri, ha reso ancor più significativi questi altri 3 punti in una domenica che difficilmente i tifosi e tutti gli appassionati di calcio dimenticheranno.
Stadio Maradona che ha aperto i cancelli già alle 15, una folla all’esterno dell’impianto di Fuorigrotta che non si ricordava da tempo. Facce felici, gioia ed allegria, che forse in altre città d’Italia per un evento sportivo non è possibile trovare. In questi giorni ci sono state anche tante critiche come ai napoletani, che sanno inventare qualsiasi cosa pur di rendere allegro un evento.
Napoli che ad inizio partita, ha avuto l’omaggio della Fiorentina, che rispettosamente ha atteso l’entrata dei Campioni d’Italia con una passerella, davvero un gesto nobile dei viola. A fine gara, invece, dalla panchina esce il tricolore, ed i calciatori azzurri, cominciano ad onorare i propri tifosi.
Ma non è finita mica qui. Dopo circa una circa una ventina di minuti dalla fine del match, entrano in campo cantanti come Clementino, Geolier, Eduardo Bennato e Liberato, che dedicano canzoni al Napoli. Poi, prende la parola Aurelio De Laurentiis, presidente degli azzurri, vero vincitore del trionfo napoletano. Fa entrare uno dopo l’altro i calciatori del Napoli, seguiti da staff tecnico, dal direttore sportivo Giuntoli e alla fine da Luciano Spalletti che ringrazia il popolo napoletano. Tutto tra fuochi d’artificio e giochi di luce coinvolgenti.
Alla fine del meritato ringraziamento, tutti i componenti del Napoli corrono in campo, tra selfie, video e fotografie indimenticabili, con calciatori, come Politano, che sventola bandiere sotto le curve del Maradona.
Ma è solo l’inizio, cosa succederà il 4 giugno, quando verrà consegnata la coppa al Napoli?