La Polizia Postale ha segnalato una nuova tipologia di truffa relativa a false offerte di lavoro: di cosa si tratta ed i consigli per difendersi da questi raggiri.
Ormai sono anni che si sente parlare, sempre più spesso, di truffe telefoniche di ogni genere. Malviventi che escogitano raggiri con l’obiettivo di estorcere dati sensibili alle vittime per poi derubare loro denaro, magari direttamente dai conti correnti.
In queste ultime settimane sarebbe stata segnalata un nuovo tipo di truffa relativa a false offerte di lavoro proposte attraverso e-mail o sms. A lanciare l’allarme e fornire alcuni consigli per non rimanere vittima di questo raggiro è stata la stessa Polizia Postale che da anni si occupa di prevenire e contrastare questo fenomeno.
Circa un mese fa, attraverso un comunicato sul proprio sito ufficiale, la Polizia Postale ha reso nota la diffusione di una nuova truffa che avrebbe già fatto alcune vittime. Gli agenti hanno, difatti, ricevuto alcune segnalazioni in merito ad alcune false proposte di lavoro arrivate via mail o sms.
Nello specifico, le potenziali vittime dai malviventi riceveva un messaggio sul cellulare o un’e-mail in cui veniva proposta un’offerta per un lavoro a condizioni molto vantaggiose con un buon stipendio, pagamenti in anticipo, smart working e orari ridotti. A fare la proposta una società che, dopo aver attirato nella sua trappola il destinatario, richiedeva i dati personali di quest’ultimo e successivamente dei pagamenti con vari pretesti: invio del materiale e dell’attrezzatura da lavoro, apertura dell’assicurazione sanitaria e di quella pensionistica. Le vittime inviavano dei soldi per poi scoprire di essere state raggirate e senza la possibilità di poter recuperare il denaro.
La Polizia Postale ha, dunque, fornito alcuni consigli per evitare di rimanere vittima di questo tipo di truffa. In primis, è necessario sempre controllare su internet se il nome della società che ha inviato la proposta è stata segnalata da altri utenti. Altro consiglio è quello di non fidarsi mai di proposte che arrivano dall’estero o sponsorizzate sui social e, soprattutto, che richiedono pagamenti in anticipo prima della firma del contratto. Infine è sempre bene non fornire mai i propri dati personali, particolarmente quelli relativi ai conti correnti o alle carte di credito.