La top 10 dei lavori più richiesti nelle Marche

ECONOMIA – Camerieri, commessi, addetti alle pulizie, cuochi, autotrasportatori e baristi.

Ma anche operai calzaturieri e nell’abbigliamento, contabili, magazzinieri e facchini. Infine saldatori, pasticceri, elettricisti, ingegneri energetici e meccanici, idraulici. Sono questi i mestieri più richiesti dalle imprese marchigiane nel 2015. Entro la fine dell’anno i nuovi assunti saranno 22.150 di cui 17.180 dipendenti (4.350 part time), 3.620 con contratti in somministrazione e 1.350 collaboratori a progetto. Nuove assunzioni che non compenseranno, però, le uscite dal mondo produttivo, che riguarderanno 25.390 marchigiani, con un saldo negativo di 3.240 posti di lavoro. In Italia entro la fine dell’anno saranno assunte 721.730 persone contro 806.130 espulsioni dal mercato del lavoro (-84.400 occupati).

Lo ha comunicato il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, che ha presentato i dati marchigiani dell’indagine Excelsior sulla domanda di professioni delle imprese italiane,  realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro. “Ad assumere”ha affermato Di Battista “sarà il 16 per cento delle 173.572 imprese marchigiane, in crescita rispetto al 13,5 per cento del 2014. Nel 32,4 per cento dei casi lo faranno per sostituire dipendenti in uscita o in maternità mentre per il 28,7 per cento le nuove assunzioni risponderanno ad una domanda in ripresa e il 23,2 per cento per attività stagionali. Gli altri principali motivi di assunzione saranno  la necessità di espandere le vendite (6,3 per cento), l’internalizzazione di lavoro esterno (3,8), lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi (5,1). Da sottolineare il fatto che rispetto allo scorso anno aumenteranno dal 17 al 28 per cento le assunzioni stabili per effetto delle nuove norme contenute nel Jobs act. A crescere dell’11 per cento sono infatti i contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti.”

Tra i nuovi assunti, pur se in calo,  il 62,4 per cento sarà ancora a tempo determinato mentre il 6,9 per cento avrà un contratto di apprendistato e l’1,7 per cento a chiamata. 

Tra i contratti a tempo determinato, l’11,1 per cento sarà utilizzato dalle aziende in vista di una possibile assunzione, il 12,3 per cento per affrontare picchi di attività il 7,6 per cento per sostituzioni temporanee e il 31,4 per cento per attività stagionali.

Il maggior numero di assunzioni si avrà nelle imprese del turismo (4.800), del commercio (2.210) e dell’abbigliamento (1.210) ma i saldi occupazionali saranno positivi solo nella meccanica, nell’industria dei metalli e nell’informatica.  I servizi assorbiranno 11.210 nuovi addetti mentre nell’industria troveranno un posto di lavoro in 5.970. Resta alta, anche quest’anno, la domanda di operai specializzati (29,1 per cento) mentre  il 12,3 per cento delle assunzioni riguarderà dirigenti e tecnici e l’8,2 per cento il personale impiegatizio.

In testa alla graduatoria dei mestieri più richiesti i camerieri (2.470), con una forte componente di stagionalità. Seguono i commessi (1.480) e gli addetti ai servizi di pulizia (820). Molto richiesti anche i cuochi (790), gli autotrasportatori ( 440), i baristi (420) e gli operai calzaturieri. Seguono magazzinieri e facchini, saldatori, pasticceri, elettricisti, ingegneri energetici e meccanici, idraulici.

“Purtroppo – ha sottolineato Di Battista – da qui alla fine dell’anno non tutte le assunzioni potrebbero andare a buon fine, perché le imprese considerano che l’11,2 per cento dei posti disponibili sia di difficile reperimento, in crescita rispetto all’8,9 dello scorso anno. Inoltre nel 57 per cento dei casi viene richiesta una precedente esperienza lavorativa negli stessi settori, requisito non  sempre facile da soddisfare. A questo proposito servirebbe un sempre maggior coordinamento tra il mondo produttivo e il sistema formativo marchigiano, per rispondere sempre meglio e con offerte di lavoro in linea con la domanda delle imprese. I dati delle assunzioni previste nel 2015 dimostrano come siano il turismo, l’agroalimentare ed i servizi a trainare la ripresa della nostra economia”.

Nel frattempo, la carenza di marchigiani con i curricula adeguati, viene affrontata dalle imprese con l’assunzione di personale immigrato (il 16,2 per cento rispetto al 13 per cento dell’anno scorso).

Per il 37,4 per cento dei nuovi posti di lavoro messi a disposizione dalle aziende è richiesto il diploma mentre per il 34,1 per cento non è richiesto alcun titolo di studio. La qualifica professionale serve per trovare un lavoro nel 20,6 per cento dei casi e la laurea nel 7,9 per cento. Per il 31,4 per cento delle assunzioni, le aziende cercano giovani con meno di 29 anni mentre gli over 45 sono richiesti solo nel 3,2 per cento dei casi.

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